7
Gen 2013
Numero n. 206
7 febbraio incontro a Milano...
Abbiamo invitato all’evento come relatori Alberto Bombassei Brembo, Pietro Boroli De Agostini, Vincenzo Tassinari Coop Italia per condividere con noi esperienze e sfide aziendali. Utilizzi questa mail come invito per partecipare all'evento.

Il panel e' completato da Tiziano Treu, Enrico Sasson e me. Le offre l'occasione di discutere del rilancio delle aziende. L'evento, organizzato da The Ruling Companies, "Gli Italiani e le Imprese: esiste ancora un pregiudizio anti industriale?". Segni in agenda Milano, 7 febbraio (h. 17,00-19,15), hotel Four Seasons, via del Gesu' 6/8, (MM3 gialla Montenapoleone oppure MM1 rossa San Babila). Partecipazione su invito.
La crescente ostilita' verso le aziende matura in un momento di crisi che non ha paragoni storici o economici. C'e' chi continua a vedere il profitto come peccato o sfruttamento. La cultura d'impresa e' discriminata. Le leggi (vedi Irap), l'interpretazione (vedi giustizia civile) e l'amministrazione (vedi P.A.) remano contro le imprese che fanno sempre più fatica. Siamo al 73mo posto tra i 185 paesi analizzati da Doing Business, progetto di The World Bank.

Come rilanciare le imprese? Nel nostro sistema industriale i migliori hanno capito quanto sia importante il management preparato e ne fanno uso, senza sguardo tenero verso gli eventuali membri della famiglia. Oramai e' chiaro che si puo' controllare bene un'azienda come azionista, lasciando lavorare manager efficaci.
Asso nella manica la valorizzazione delle risorse umane che si auto realizzano nel lavoro e nell'impresa. Occorre trasformare la forte motivazione delle persone e la capitalizzazione della conoscenza, dispersa e frammentaria, in conoscenza superiore e strategia superiore. Un processo formale di costruzione del consenso che diventa utile all'impresa e rappresenta il sistema piu' efficace per aumentare la produttivita'.

Le nostre aziende proseguono nella specializzazione, con prodotti e servizi ad utilita' elevata. L'Europa vanta qualita' di vita, lavoro, ambiente e societa' tali che ci riporteranno al centro del sistema economico mondiale.

L'aspetto il 7 febbraio!
Applicazione in azienda: confermi la sua presenza all'evento - dott.ssa Josephine De Rango 02-76013030, derango@ceccarelli.it
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Milano, 7 febbraio 2013 ore 17,00 "Gli Italiani e le imprese: esiste ancora il pregiudizio anti industriale?"
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Cosa pensa delle difficolta' di contesto in cui operano le aziende ?
  • Troppo peso burocratico , bassa capitalizzazione e scarsa importazione di stranieri
    antonio germani
  • Pressione fiscale su lavoro troppo alto. Bisogna avere coraggio e buone idee.
  • Maggiore sostegno da parte delle banche alle aziende con passato solido o con solida visione di sviluppo futuro.
  • Le difficoltà del nostro sistema economico hanno radici profonde, dalle condizioni della finanza pubblica alle caratteristiche del sistema produttivo, all’azione pubblica. Oggi la crescita è, ancor di più,necessaria per sopravvivere. Va perseguita agendo sui problemi strutturali, con un approccio ad ampio raggio, il più possibile integrato. Sappiamo tutti che i problemi nascono dall’insufficiente concorrenza e dalla cattiva regolazione in alcuni mercati – specie dei servizi; una pubblica amministrazione spesso inefficace e fonte di oneri burocratici eccessivi per le imprese e i cittadini; un elevato livello di imposizione fiscale; un mercato del lavoro poco flessibile e segmentato; un sistema educativo poco attento a innalzare la qualità del capitale umano e una giustizia civile troppo lenta limitano la capacità competitiva della nostra economia e ne ostacolano la crescita. Purtroppo ogni impresa e' diversa e non tutte possono sperare in un mercato estero che le aiuti.
  • Bisogna farsene una ragione e trovare delle soluzioni
  • la situazione è strutturale e non momentanea, non tutte le aziende registrano le stesse difficoltà, il contesto economico/politico non supporta le aziende e non c'è un dialogo costruttivo tra il mondo politico e quello delle imprese. In questi momenti nel contempo si aprono delle opportunità e sta allo spirito imprenditoriale di ognuno avere la capacità di coglierle
  • Effettivamente l'ambiente è peggiorato. E' tutto diventato così difficile per un'azienda, dal rapporto con il fisco a quello con la giustizia civile, dalle amministrazioni locali alle tasse. E spesso si è additati come evasori e profittatori. Invece siamo costretti a remare sempre contro per sostenere le nostre imprese e i nostri dipendenti!
    Piercarlo Ceccarelli
La sua idea di rilancio delle nostre imprese?
  • Maggiore sistema con le banche , incentivi all'internazionalizzazione e creazione hub modello california
    antonio germani
  • Ruotare manager italiani nei ruoli diversi al estero. Spesso mancano i partner locale per lo sbarco internazionale. Trovare partner idonei.
  • Sicuramente cercare lo sviluppo all'estero aiuta ma non a tutti risolve i problem.Ogni azienda dovrebbe conoscere profondamente il mercato e la propria azienda,studiare una strategia per sviluppare quell'idea o quell'aspetto non ancora gestito o gestito male, tutto è migliorabile.(tranne il governo, li ci vorrebbe un colpo di spugna e una partenza da zero.)Ritengo che non ci sia una ricetta che vada bene per tutti, sta un pò nelle capacità di ogni imprenditore capire quello che è meglio per la propria azienda e metterlo in pratica avendo risorse umane all'altezza del compito e un management unito e decisionale.
  • Insistere sull'internazionalizzazione
  • semplificare il modo di scrivere le leggi, il resto viene di conseguenza
  • Innovazione investimenti ricerca delle efficienze, individuali e/o condivise. capacità di saper implementare la propria strategia. (execution = essere più vicini al consumatore
  • Lo stato dovrebbe dichiarare in modo chiaro che l'Italia vuol essere più imprenditoriale e promuovere iniziative specifiche, a partire dalle scuole: "il rischio c'è ma non è una fregatura. Il rischio è il sale dell'innovazione".
    Piercarlo Ceccarelli
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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Piercarlo Ceccarelli
Piercarlo Ceccarelli 14/01/2013 09:10:10

Tiriamo le fila della discussione...

Sono lieto di vedere che avete apprezzato in molti l’iniziativa del 7 febbraio: "Gli Italiani e le Imprese: esiste ancora un pregiudizio anti industriale?" organizzata a Milano. I ritardatari si affrettino a iscriversi.

Alcuni di voi hanno anche commentato le svariate difficoltà di contesto in cui si dibattono le aziende che devono operare remando sempre contro corrente. Ostacoli e impedimenti di tipo strutturale che non sarà facile rimuovere perché radicati nella nostra cultura. Ma dobbiamo insistere affinché ignoranza, pregiudizi e false ideologie vengano rimossi rendendo così l'ambiente più favorevole alle imprese.

Un interessante e tangibile contributo suggerisce che lo stato manifesti apertamente che l'Italia vuol essere più imprenditoriale promuovendo iniziative specifiche, a partire dalle scuole, mettendo in evidenza che il rischio permette di innovare e non comporta necessariamente opacità e scorrettezza.Tiriamo le fila della discussione...