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Dic 2013
Numero n. 249
Africa, la nuova Cina

Paolo Scaroni, nel descrivere i successi di Eni in Africa, ha messo in evidenza che e' oggi come la Cina di 10 anni fa. Ed e' proprio cosi'! Abbiamo sotto gli occhi, a pochi passi da casa, un fenomeno straordinario. A differenza dell'Italia, dove ci sono troppi no per la realizzazione di progetti di ammodernamento del paese e per il rilancio della competitivita', l'Africa dice molti si. Oggi preferisce partner che portino le competenze ed utilizzino le maestranze locali: un'opportunita' dunque per le nostre aziende.

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Paolo Scaroni, nel descrivere i successi di Eni in Africa, ha messo in evidenza che e' oggi come la Cina di 10 anni fa. Ed e' proprio cosi'! Abbiamo sotto gli occhi, a pochi passi da casa, un fenomeno straordinario. A differenza dell'Italia, dove ci sono troppi no per la realizzazione di progetti di ammodernamento del paese e per il rilancio della competitivita', l'Africa dice molti si. Oggi preferisce partner che portino le competenze ed utilizzino le maestranze locali: un'opportunita' dunque per le nostre aziende.



Dal 2000 a oggi il Pil africano e' triplicato. Soltanto un terzo della crescita deriva dalle materie prime. Il resto e' generato da industria, costruzioni e servizi. Le previsioni del Fmi per la crescita al 2017 sono del 5% e del 7% rispettivamente per il Nord Africa e per la regione Subsahariana.
L'African Development Bank realizzera', entro fine anno, Fondo Africa 50 per finanziare lo sviluppo del paese sostenendo investimenti nell'energia, nella logistica, nei trasporti, nelle ferrovie, nelle autostrade, nelle scuole, ecc...

Finora i governi africani hanno preferito affidare i lavori a contractor cinesi e coreani, reputati piu' rapidi e finanziariamente piu' disponibili rispetto a europei e americani. Infatti gli investimenti diretti in Africa d'imprese occidentali, dal 2007 al 2012, sono cresciuti del 8,4% mentre quelli dall'Estremo Oriente sono aumentati di ben il 20,7%!
Ma le cose stanno progressivamente cambiando. I governi africani stanno ora preferendo le imprese in grado di trasferire competenze e dare lavoro alle maestranze e all'indotto economico locale. E' il fenomeno del local content. Ed e' qui che stanno le migliori opportunita' per le imprese italiane.

Le condizioni per operare con buoni ritorni sono tre.
L'Africa e' grande e bisogna, specialmente all'inizio, concentrare gli sforzi in aree ben identificate (Stato, Regione, Citta').
Le necessita' sono molte e articolate. E' importante specializzarsi in progetti nei quali si e' in grado di apportare le competenze e le risorse necessarie.
Il local content e' un fattore critico. Si richiede un partner locale con il quale devono essere chiariti la struttura societaria e la governance.

Noi operatori economici dobbiamo guardare oltre il Mediterraneo. Esiste un grande continente che ha avviato un processo di costruzione economico, politico e sociale. Ha bisogno di tecnologia, d'infrastrutture e di capacita' organizzativa. E chi meglio dei nostri supereroi d'impresa potra' cogliere queste opportunita'?

Applicazione in azienda: cogli oggi le opportunita' che lo sviluppo economico dell'Africa rappresenta per la tua azienda
Parola Chiave: economia
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Risultati ad oggi
Ritiene che l'Africa possa rappresentare un'opportunita' di crescita per la sua azienda?
  • Si, affiancando le imprese a individuare e valutare le opportunità legate a questi mercati, e ad organizzarsi per coglierle.
    Luca Orselli
  • Certamente, come per tutto il "sistema Italia". Gli ultimi mondiali di calcio svoltisi in Sudafrica hanno puntato i riflettori sulla situazione africana generando un rinnovato interesse per questa regione spesso sottovalutata. L’Africa è un continente enorme caratterizzato da vari livelli di sviluppo nei diversi Paesi; tuttavia la capacità del Sudafrica di ospitare un evento sportivo di tale importanza a livello globale è stata interpretata da molti come il segnale di una prima affermazione dell’Africa sul palcoscenico globale. Inoltre, svariate peculiarità della regione sembrano probabilmente in grado di sostenere il costante sviluppo economico africano e gli investitori dovrebbero essere pronti ad individuare le modalità per sfruttare al meglio le occasioni offerte da questo continente.
    Carlo Martelli
  • Si, sia per portare in Africa aziende italiane, sia per portare in Italia aziende africane.
  • Abbiamo già avuto modo di lavorare per aziende italiane che hanno intrapreso strategie di crescita nel continente africano cavalcandone lo sviluppo. In futuro può rappresentare un'opportunità di crescita in quanto per sviluppare e gestire gli investimenti previsti sarà opportuno investire anche sul management, fattore chiave nel creare organizzazione efficaci.
    Fabrizio Fresca Fantoni
  • SI
  • Si, ma a condizione di realizzare una rete di imprese capace di fare da ponte tra le due economie
    Andrea Ferri
  • senza dubbio, in particolare per la nostra azienda l'africa dovrebbe diventare il domestic - market, sostituendo in questo la priorità rappresentata dal mercato eurropeo
Come pensa che i suoi concorrenti gestiranno tale opportunita'?
  • Allo stesso modo nostro
    Luca Orselli
  • Ritengo che, prima di investire in presenza diretta sul territorio (filiali), si muoveranno con soluzioni organizzative meno impegnative (partnership).
    Carlo Martelli
  • Come sempre si muoveranno in ritardo...
  • Alcuni si sono già insediati nei paesi africani a maggior sviluppo: importante inserirsi nel contesto tramite figure locali.
    Fabrizio Fresca Fantoni
  • Identificando dei partner e istituendo dei presidi commerciali locali
  • Non sono molte le imprese del nostro settore che mi risulti abbiano aperto filiali dirette. E' più diffusa la pratica della partnership.
    Andrea Ferri
  • i concorrenti guardano con crescente interesse all'area. Vincerà chi saprà investire in questi mercati prima ancora che gli stessi diventino "affidabili". I cinesi, grazie alla loro profusione di mezzi ci insegnano come "colonizzare" economicamente quella parte del mondo
In caso di progetti di sviluppo in Africa, la sua organizzazione dovra' essere modificata e rafforzata?
  • Dovrà essere rafforzata per avere un contatto diretto in loco
    Luca Orselli
  • Soprattutto in termini di acquisizione di competenze specifiche.
    Carlo Martelli
  • Certamente è necessario sia un osservatorio dedicato sia una parnership con imprese locali.
  • Non penso dobbiamo snaturarci per lavorare in Africa: sarà importante trovare modalità efficaci di interfaccia con le figure locali a livello di partnership commerciali e operative.
    Fabrizio Fresca Fantoni
  • Non necessariamente, dipende dalle esigenze di produzione e di presidio.
  • Entrambe. Modificata nel profilo delle figure professionali e rafforzata nel presidio dei progetti sul posto.
    Andrea Ferri
  • direi orientata.
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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Alberto Salini
Alberto Salini 09/12/2013 08:50:05

l'Africa rappresenta un'opportunità da moltisimi anni, non è scoperta di oggi. Purtroppo però le condizioni locali sono tali da rendere difficile qualsiasi investimento, in particolare oggi che si parla sempre più di compliance. Scaroni dirà anche che l'africa di oggi è la cina di ieri, come potenzialità, ma quando dice che in Africa si può investire rimanendo compliant mente sapendo di mentire. Purtroppo , nonostante gli sforzi della comunità internazionale, l'"ambiente" africano continua ad essere terrno difficile, se non impossibile, per chi vuole investire pulito.

Piercarlo Ceccarelli
Piercarlo Ceccarelli 09/12/2013 07:39:53

Tiriamo le fila della discussione...

Molti, in Club Impronte, riteniamo che l'Africa possa rappresentare un'opportunita' di crescita per la nostra azienda. Con argomentazioni differenziate e a volte sorprendenti. Come avvenuto per lo sviluppo di Cina e India, l'errore sarebbe quello di esportare modelli di sviluppo arretrati con i conseguenti problemi politici, ambientali e sociali. Mentre sarebbe vantaggioso per tutti che l'Africa si sviluppasse in maniera sostenibile ed ordinata.
Svariate peculiarità del continente africano sembrano in grado di sostenere lo sviluppo economico e gli investitori sono pronti ad individuare le modalità per sfruttare al meglio le occasioni.

Alcuni capi azienda ritengono che, per la loro impresa, l'Africa dovrebbe diventare addirittura il mercato domestico, sostituendosi o ampliando quello europeo.
I passi critici riguardano la scelta delle piazze in cui inserirsi, anche in funzione della crescita demografica, e la relazione con figure locali per facilitare l'introduzione. Ma per sviluppare e gestire gli investimenti previsti è necessario investire sul management, fattore chiave nel creare organizzazioni efficaci. La logistica rappresenta uno degli aspetti determinanti e può essere un fattore di competitività.
I concorrenti sono già attivi nel creare teste di ponte leggere oppure vere filiali e società operative.
Come sempre nello sviluppo delle economie emergenti, anche in Africa vincerà chi saprà investire prima ancora che questi mercati diventino "affidabili".

02/12/2013 16:31:39

Come avvenuto per lo sviluppo di Cina ed India, l'errore è quello di esportare modelli di sviluppo arretrati, che hanno creato gravi problemi(ambientali, sociali)e che in occidente non si applicano più da tempo. Sarebbe vantaggioso per tutti che l'Africa si sviluppasse in maniera sostenibile ed ordinata. Questo dipenderà dall'appproccio scelto dai paesi del primo mondo. Teniamo conto inoltre, che molti paesi Africani hanno problemi politici tali da rendere molto rischioso qualsiasi investimento.

02/12/2013 15:42:52

1) Si, l'Africa rappresenta un'opportunità , concentrandosi in alcuni stati che stanno dando prova di stabilità e crescita.
La logistica rappresenta uno degli aspetti determinanti e può essere un fattore di competitività.
Altro aspetto è la crescita demografica, se si guardano continenti abbinati per vicinanza geografica o possibilità di scambi economici si può prevedere uno sviluppo maggiore dell'attuale.
3) l'organizzazione attuale dovrà essere rivista guardando ai maggiori scambi e alla geografia/popolazione non uniforme di questo continente
Aspetto non indifferente è che i modelli economici/politici attuali presenti in Europa, Americhe, Asia, non sono replicabili in Africa .