L'esperienza di outsourcing sta mostrando limiti e opportunita'. Quali gli errori piu' diffusi? Quali le pratiche delle migliori aziende? Quali gli ingredienti per decidere e le soluzioni collaudate?
L’esperienza di outsourcing sta mostrando limiti e opportunita'. Quali gli errori piu' diffusi? Quali le pratiche delle migliori aziende? Quali gli ingredienti per decidere e le soluzioni collaudate?
Il recente caso Boeing 787 Dreamliner e’ eclatante nella necessita' di nuove scelte di outsourcing per le nostre imprese.
A partire dal 7 gennaio una serie di incidenti hanno bloccato a terra i velivoli. L’innovativita' del progetto doveva far risparmiare il 20% di carburante e offrire un livello superiore di comodita’ ai passeggeri, con meno rumore, piu' spazio e maggior visibilita' verso l’esterno. Una meraviglia della tecnologia, molte parti in carbonio e sistemi elettrici invece dei tradizionali sistemi pneumatici per le funzionalita’ operative. Organizzazione dell’outsourcing: 70% del progetto e della produzione all’esterno. Il progetto si e’ concluso con tre anni di ritardo e con costi superiori del 120%!
L’articolo dell’esperto Fabrizio Fresca Fantoni sviluppa ampiamente i tre ingredienti principali che guidano la modalita' migliore per organizzare produzione interna e ricorso ai fornitori: la complessita' delle transazioni in termini d’informazioni e know-how di prodotto e processo, l’esigenza di codificare la comunicazione e, infine, le competenze dei fornitori rispetto ai contenuti della specifica transazione. Si delineano cinque soluzioni: la logica di mercato – compro dove mi conviene -, la catena di valore modulare quando si puo' operare per sotto-insiemi, la catena del valore relazionale quando la collaborazione è poco automatizzabile, la catena del valore vincolata dove i fornitori si legano in misura crescente al cliente, oppure l’integrazione della fornitura all’interno – scelta gerarchica -.
La modalita' di gestione della catena del valore muta nel tempo: il settore delle biciclette e' passato da una logica di gerarchia – tutto veniva prodotto in casa – ad una logica di mercato - si rivolgono a fornitori specialistici di scala mondiale per componenti specifici -. Il settore dell’abbigliamento e' migrato da una catena del valore vincolata ad una relazionale. Il settore dell’elettronica, gia' gerarchico, si e' gradualmente spostato verso un modello modulare, con fornitori di sotto assiemi.
Anche Boeing ne ha adottata una modulare, guidata da obiettivi di riduzione di capitale investito e di costi. Ha sottostimato la complessita' delle transazioni sia nella fase d’ingegneria, sia in quella di produzione. Un errore che sta costando molto caro.
La logica dell’outsourcing e' un’esperienza ormai matura e l’approccio ideologico di ieri e' sostituito da quello scientifico di oggi. Negli Usa numerose aziende stanno facendo marcia indietro. Anche in Europa gestiremo la materia in modo più razionale?
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bisogna avere il coraggio di rimettere in discussione la gestione dei processi fino ad ora seguita;sburocratizzare e non perdersi nelle infinite informazioni disponibili;puntare all'essenziale!
Tiriamo le fila della discussione...
Nel mondo globalizzato, la gestione della catena di valore - per decidere cosa e dove approvvigionarsi, cosa e dove trasformare, cosa e dove vendere -, sta diventando una competenza sempre più critica.
Sempre piu' capi azienda ne sono pienamente coscienti perche' l'approccio al "costo più' basso" mostra i propri limiti. Si comprende che individuare la soluzione piu' adatta ai vantaggi competitivi e alla sostenibilita' dell'azienda puo' rappresentare la chiave di successo.
Circa la metà' dei nostri soci hanno esperienze di outsourcing mature (tra il 20% e il 40% del fatturato), sostenuti da logiche che non si limitano al prezzo ma ricercano il completamento della catena del valore con tecnologie complementari, oppure l'acquisizione di produzioni elementari per concentrarsi su quelle più' sofisticate.
Tutte le aziende hanno un interesse immediato a riconsiderare con determinazione le decisioni relative alla catena del valore.
A presto
La catena di valore globale sta diventando sempre più importante per la nostra azienda e, volenti o nolenti, dobbiamo affrontarla con determinazione, puntando sulle scelte vincenti. Una sfida che fa tremare i polsi!