28
Nov 2016
Numero N. 393
Fare il doppio in meta' del tempo. Si puo'

Lo spreco e' un delitto. Questo e' l'assunto di base, il credo al quale nessun capo progetto (e quindi nessun capo azienda) puo' sottrarsi. Nessuna organizzazione deve accontentarsi del proprio livello di produttivita'!

Il project management basato su modelli "a cascata" piace sia perche' e' razionale e facile da comprendere sia perche' e' semplice trovare la giustificazione in caso di fallimento. Fallimento che arriva puntualmente ma che si potrebbe evitare... 

Il pensiero di Jeff Sutherland, consulente, ex militare, nel 1993 ha rivoluzionato il modo di gestire progetti complessi, accettando, e vincendo, la sfida di rifondare il sistema informativo dell'Fbi.

La "mischia" per raddoppiare la produttività dei progetti
Di sprechi nei progetti se ne accumulano tantissimi. Perdite di tempo per aver messo in sequenza attività che avrebbero potuto viaggiare in parallelo, sprechi di conoscenza e di esperienza per aver allocato le risorse sulle attività in modo specializzato ed esclusivo, sperpero di denaro per prove e collaudi che non producono i risultati programmati.
La "mischia" del football americano è la metafora che meglio chiarisce il modo diverso di concepire il lavoro: avanzare per mischie successive. La mischia è l'ambiente nel quale si sprigiona moltissima energia e si combinano le competenze e le esperienze che servono.
Con il suo libro "Fare il doppio in metà del tempo", Sutherland non solo spiega perché la "mischia" è un metodo rivoluzionario, ma fornisce anche consigli pratici su come adottarla e adattarla alle nostre esigenze di capi azienda.

"Esitare significa morire"
Osserviamo, orientiamoci, decidiamo e agiamo: ecco le nuove regole. 
Guardiamoci intorno per le risposte: i sistemi adattivi complessi rispondono a poche e semplici regole e imparano dal loro ambiente.
Le nostre squadre di progetto sono inter-funzionali, autonome e capaci, con uno scopo importante, di ordine superiore. Non tiriamo a indovinare: Plan, Do, Check, Act. Pianifichiamo cosa fare, lo facciamo, controlliamo se abbiamo raggiunto il risultato, agiamo e cambiamo il modo di fare le cose.

La felicità ci coinvolge e motiva a fare meglio
La "mischia" non è soltanto un metodo: è uno stile di vita.  Realizzare i progetti  con successo, in una frazione del tempo che impiegheremmo con un approccio convenzionale, induce a uno stato di felicità. 
Sì, perché la felicità coincide con il successo: quando siamo felici prendiamo le decisioni migliori.   
Quantifichiamo la felicità: gli indicatori di prestazione riguardano il passato. La felicità è un indicatore che guarda al futuro.
Misuriamo giorno per giorno: ogni volta che misuriamo un miglioramento saremo più felici.
La segretezza è un veleno: l'opacità serve solo a chi porta avanti interessi personali.
Felicità è autonomia, professionalità e senso di finalità: tutti vogliono migliorare il proprio destino e servire una finalità che va oltre loro stessi.

Andrea Ferri
 

Applicazione in azienda: Il capo azienda è capo progetto per definizione. E nessuno l'ha formato in modo specifico. La "mischia" non è un metodo. E' uno stile di management più facile da attuare che da spiegare. Si rimbocchi le maniche e si butti nella...mischia.
Parola Chiave: organizzazione
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