27
Nov 2017
Numero N. 440
Mercati musulmani in grande sviluppo

L’aumento costante e vertiginoso della popolazione musulmana nel mondo spinge i prodotti considerati halal, cioe’ in conformità con la legge islamica, a interessare da vicino anche le aziende italiane.  

Questa economia esprime mercati che sono in espansione, caratterizzati, come quelli del Golfo, dal piu’ alto tasso di crescita per le aziende italiane. Con un importante impatto anche sul mercato interno come dimostrano la moda e il turismo... 

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Il nostro paese è il quinto mercato al mondo per la moda halal ma ne beneficiano in gran parte stilisti e produttori non Italiani. Abbiamo un’utenza per il turismo halal grazie alla piccola borghesia musulmana nazionale e queste persone vanno in giro per il mondo dove possono trovare un’offerta secondo i loro standard. 

Halal significa "lecito“ in arabo  e intende tutto ciò che è permesso secondo l'Islam: il comportamento, il modo di parlare, l'abbigliamento e l’alimentazione.

 

Il turismo halal

Le previsioni parlano di un incremento a 243 miliardi di dollari nel 2021. Un mercato dove gli operatori italiani faticano a farsi notare se pensiamo che tra i maggiori soggetti operanti, non originari dei paesi musulmani, abbiamo British Airlines, Disney Cruises; nelle infrastrutture alberghiere Mariott International, Tschuggen Grand Hotel, Grosvenor House; nella ristorazione McDonalds, Nando’s e KFC; nelle agenzie viaggio Kuoni, TripAdvisor e Agoda.

Un mercato che non è solo internazionale, come si tende facilmente a pensare, ma anche nazionale. Un dato su tutti: a Torino, per esempio, abbiamo 12.500 imprenditori musulmani. Se immaginiamo un nucleo familiare medio di 4 persone abbiamo circa 50.000 persone di piccola e media borghesia che di certo trovano interessante fare i turisti non solo in una spiaggia in Turchia o a Parigi ma anche a Milano piuttosto che in treno fino a Ventimiglia o nelle Langhe.

 

 

Pertanto è interessante pensare di fare esperienza prima con gli italiani musulmani. Nelle infrastrutture (dalle scuole alberghiere alle strutture recettive) dedicando spazi per intercettare questo mercato come si fa con altri target. Ma anche valorizzando le competenze culturali e linguistiche dei musulmani italiani che parlano anche arabo e che possono trovare sbocchi occupazionali. Il fatto che si raggiunga un livello soddisfacente per questo segmento di utenza non può che far dilagare la conoscenza della disponibilità Italiana anche all’estero.

Partendo da questi dati e tenendo presente che, in un mercato estremamente competitivo come quello del turismo, l’Italia deve trovare il suo spazio nella differenziazione di segmento rappresentata dal turismo halal.

 

La moda halal

Nel 2015 i consumatori di moda musulmani hanno speso 243 miliardi di dollari cioè l’11% del mercato mondiale. Questa volta l’Italia fa da capofila con Dolce & Gabbana che nel 2016 hanno lanciato la prima collezione di hijabs e abayas. Seguiti poi da Burberry e  da Uniqlo ma anche da Marks & Spencer che nel Regno Unito hanno lanciato la prima collezione di burkini e la malese Naelofar che sta per aprire a New York. H&M è andata anche oltre con i suoi modelli hijab in quanto li collega a un progetto di recupero degli indumenti usati per generare tessuti. Un settore quindi in espansione anche trasversale se Manaal Al Hamaadi, fashion designer di Dubai, ha  creato il primo vestito abaya alimentato a energia solare per tutto l’hardware che portiamo con noi.

In  termini di mercati è interessante notare che la Turchia è il primo davanti agli Emirati e all’Arabia Saudita mentre la Russia è il quinto al mondo. Anche qui si ribadisce l'importanza del mercato interno come nel caso del turismo. Nuovamente Torino si pone all’avanguardia grazie alla Round Table Discussion on Modest Fashion organizzata nel 2015 in partnership con il Dubai Economy Development Center.

Siamo quindi nuovamente di fronte a una realtà che si caratterizza per essere consolidata e in rapida espansione, con un forte mercato interno Italiano (il quinto al mondo), dove al momento le aziende italiane sono poco presenti per non dire assenti. Un’occasione da non mancare.

Da un’idea di Paolo Dealberti

Applicazione in azienda: il tasso di crescita del mercato è uno dei fattori più rilevanti della crescita profittevole delle aziende. Se a questo si unisce un elevato tasso di differenziazione, l’effetto virtuoso può moltiplicarsi. Spetta alle imprese del nostro paese mettere in campo la proverbiale creatività per realizzare modelli di business halal.
Parola Chiave: scenari
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