Il caso riguarda una multinazionale di additivi per lubrificanti e carburanti con stabilimenti produttivi anche in Italia. Tratti distintivi della cultura aziendale erano il miglioramento continuo e l'importanza di mettersi in gioco.
L'interesse specifico era l'efficienza produttiva e, in particolare, la manutenzione che la condizionava in larga misura. La domanda chiave: si poteva migliorare ancora? Se si, in quali aspetti? L'obiettivo era individuare un miglioramento replicabile in tutti gli stabilimenti nel mondo.

L'analisi e la diagnosi
Il primo impegno è stato valutare se struttura, modello operativo, organizzazione e processi fossero coerenti con la strategia aziendale.
Punto cruciale è stato rendersi conto che le risorse umane non avevano chiarezza su come migliorare i processi che le riguardavano, per via del timore di condizionare il lavoro e i risultati dei colleghi. Ciò accadeva per l'assenza di una chiave di lettura univoca delle situazioni: i diversi database presenti nelle aree funzionali non dialogavano fra loro. La qualità e la bontà del dato era elevata, ma inutilizzabile al di fuori della singola funzione.
Per individuare ulteriore efficienza e riduzione dei costi sarebbe stata necessaria la raccolta dati dalle diverse fonti e la successiva integrazione in un unico database. Un'operazione che avrebbe avuto ampia rilevanza nelle attività di progetto.
Le soluzioni ideate
Il punto di partenza è stata l'ideazione dello strumento che legasse le numerose e analitiche informazioni presenti in azienda al fine di ottenere una visione d'insieme e fare emergere la strategia produttiva e manutentiva e il conseguente bilanciamento tra affidabilità e disponibilità.
La manutenzione è un processo chiave per l'eccellenza operativa e ha un impatto diretto sui risultati di business. Nel breve periodo consente di aumentare la disponibilità, sfruttandola per la produzione di prodotti a maggiore valore aggiunto, mentre nel medio/lungo periodo consente di mantenere l'efficienza operativa grazie alla sostenibilità del modello di competitività industriale.
L'attuazione
Quattro macro aree sono state affrontate: affidabilità e strategia di manutenzione, governance, esecuzione e gestione delle attività manutentive e prestazioni.
Infine la creazione dello strumento per integrare diverse fonti informative e avere così una lettura univoca dei processi ha permesso di trovare soluzioni tali per cui l'ottimo globale e l'ottimo locale non fossero in conflitto.
I risultati
E' emerso con chiarezza che la strategia in atto massimizzava i risultati di disponibilità a discapito dell'affidabilità. Abbiamo perciò definito le linee guida per la nuova strategia manutentiva che avrebbe consentito benefici di riduzione costi del 15 % e di recuperare disponibilità per un valore addizionale in termini di prodotto finito pari a 4 milioni di € nel solo stabilimento italiano.