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Feb 2017
Numero N. 402
Phil Knight, fondatore di Nike

Oggi Nike e' una grande azienda a controllo famigliare: fatturato oltre 30 mld $, utile di 3 mld e 50.000 dipendenti. Forbes ha nominato Knight, il suo fondatore, la 15° persona piu' ricca del mondo, con un patrimonio netto stimato di 28 mld di $, realizzato in 40 anni di lavoro. 

Ma il successo dell'azienda non deve oscurare la genialita' del suo fondatore che e' partito da niente e ha vissuto con l'ossessione del miglioramento continuo tipica degli atleti e dello sport. Le sue nuove idee ci devono far riflettere...

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Da una famiglia borghese  
Figlio di un avvocato trasformatosi in editore di giornali, timido e schivo, era un atleta di pista. Appena laureatosi alle università dell'Oregon e Stanford - a cui ha poi donato centinaia di milioni di dollari-, zaino in spalla, partì per un viaggio intorno al mondo e affrontò le grandi domande della vita. Si rese conto di non voler lavorare per una grande azienda ma decise di realizzare qualcosa di suo che fosse nuovo, dinamico e diverso.

Una start up con pochi amici
Fondò la Blue Ribbon a 26 anni (1964) con altri patiti delle corse: il suo allenatore, uno che non sopportava gli orari d'ufficio, un avvocato assicurativo e un atleta mancato. Si trattava di una confraternita di genialoidi, presto allargata ai primi collaboratori, anche loro uniti tutti dalla passione per lo sport. 
All'inizio l'idea fu d'importare scarpe da corsa dal Giappone, economiche ma di buona qualità. Gli affari stentavano: per un certo periodo, non percependo stipendio sufficiente, Knight fece anche il professore di contabilità all'università del Portland.
Valutava la realizzazione della sua azienda anche come un modo per abbracciare e coltivare quelle relazioni interpersonali che il suo carattere gli rendeva difficili. 
L'azienda continuava a crescere, anche grazie a suole rivoluzionarie, e nel 1971 cambiò il nome in Nike. Non mancarono comunque umilianti battute d'arresto, concorrenti senza scrupoli, l'avversità delle dogane e delle banche che non volevano finanziarlo e non erano pronte a sostenere la crescita con le iniezioni continue di liquidità che comportava.

Un leader globale nello sport 
L'incessante miglioramento delle scarpe per le differenti pratiche atletiche fu poi seguito dall'intuizione di trasformarle in un capo di abbigliamento per tutti i giorni: prima scarpe colorate in blu per abbinare bene i jeans e poi scarpe di tutti i colori. Passato dalle scarpe agli altri indumenti e attrezzi per lo sport e il tempo libero ha continuato a mietere successi di mercato. 
Le costanti difficoltà di finanziare il circolante in rapida crescita, lo spinsero nel 1980 a quotare l'azienda in borsa a New York vincendo la sua naturale diffidenza, convinto com'era che avrebbe cambiato il loro stile e il loro modo di lavorare. 
Finalmente i continui problemi finanziari vennero risolti brillantemente e gli anni successivi furono costellati da numerosi successi. 

Knight imbrigliò la sua carica elettrizzante di una visione audace e la fiducia nella forza trasformatrice dello sport creando un marchio e una cultura che hanno cambiato il settore.

Applicazione in azienda: La storia di Knight ci insegna che avere un'idea brillante ed eccellenti doti organizzative sono condizioni necessarie ma non sufficienti per creare fenomeni di successo mondiale. Serve un insaziabile desiderio di vincere, tipico degli atleti fuoriclasse che non si arrendono mai.
Parola Chiave: leadership
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