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Giu 2017
Numero N. 419
Strategia partecipativa in una situazione difficile

Una media cooperativa nell'agro-alimentare, strutturata in tre business con modesti livelli di redditivita', si confrontava con un'ulteriore pressione sui prezzi e flessione dei volumi.

In questo contesto il vertice aziendale s'interrogava su quale strategia intraprendere.  Un esercizio molto sfidante a causa della forte pressione finanziaria...
 

I punti deboli emersi dalla diagnosi  
Risultò necessario mettere a confronto la scelta storica di valorizzare le filiere italiane con la realtà di un mercato in calo e molto competitivo. 
Puntare ancora sulla differenziazione o semplificare i prodotti per renderli più competitivi? Questa alternativa si scontrava con la resistenza al cambiamento delle risorse nelle posizioni apicali. Ma si doveva comunque migliorare la redditività e l'esposizione finanziaria, critiche per l'azienda. 

Le soluzioni ideate
Redditività e flussi di cassa adeguati dovevano essere perseguiti con un impegno condiviso del vertice e della prima linea che assumevano la responsabilità per il nuovo piano industriale. 
Fu proposta una progettazione partecipativa facendo leva sull'intelligenza collettiva, con l'approccio Multintelligence®, per garantire l'attuazione tempestiva di quanto definito. 
Contemporaneamente sarebbe stato possibile pianificare il ricambio generazionale attraverso la valutazione delle risorse ad alto potenziale coinvolte nell'iniziativa.

L'attuazione
La fase attuativa ha coinvolto  56 risorse della cooperativa, riunite nel lancio dell'intervento. Si sono individuate le leve su cui era agire per muoversi verso gli obiettivi. Per ogni leva si sono individuate le figure da coinvolgere. La generazione di idee ha permesso la formazione di una banca dati. Tramite un algoritmo di calcolo, si sono scelte le leve dirette su cui agire, le leve indirette che da queste dipendevano e i gruppi di lavoro più adeguati ad attuare i cambiamenti. 
Nel corso dei tre workshop, della durata di un giorno, i partecipanti hanno disegnato la strategia di business dei tre settori, poi integrate nel piano industriale. 
Sulla base delle valutazioni svolte nel corso del progetto, la consulenza ha disegnato il profilo delle risorse ad alto potenziale per selezionare quelle adeguate ad assumere maggiori responsabilità manageriali. Per queste risorse si è definito il piano di sviluppo per prepararle nei tempi previsti ai ruoli futuri.

I risultati e il riscontro del cliente
Il vertice aziendale è stato soddisfatto e positivamente sorpreso dei risultati raggiunti e dei benefici conseguiti con un piano industriale innovativo, sfidante, creato e "sottoscritto" da tutti i partecipanti. Inoltre è stata apprezzata la valutazione delle persone e l'individuazione di quelle che avrebbero rappresentato la continuità aziendale.

 

Applicazione in azienda: Di fronte alla complessità è molto meglio attrezzarsi piuttosto che ricorrere alla semplificazione. Rimettere in rotta un'azienda multibusiness, in condizioni di mercato critiche, non è compito facile. Richiede di definire la combinazione di tante competenze e tante esperienze diverse. Un esercizio complesso per il capo azienda, ma possibile con la giusta attrezzatura!
Parola Chiave: casi aziendali
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