10 Settembre 2018

Una missione chiara per concentrare le risorse. Dialogo aperto con i portatori d’interesse per selezionare i comportamenti. Metriche e obiettivi di ogni iniziativa per assicurare l’attuazione. E, soprattutto, una leadership attenta e sempre visibile.

  

Quanti “piani strategici” sono solo tempo perduto e nessun concreto contributo alla gestione? Si formulano partendo da astratte visioni e una lunga lista di obiettivi che assomigliano a “L'albero dei desideri” di William Faulkner.  Succede cosi’ perche’ manca un solido metodo che fornisca le chiavi e sia snello ma tutt’altro che superficiale. Nella competizione di oggi nessuna azienda puo’ farne a meno…

Da un'idea di Andrea Ferri
25 Giugno 2018

Prima puntava a 7 mln di auto per avere le economie di scala, ora alla flessibilita’ operativa e al mercato premium. FCA ha scoperto il marketing? Punto di partenza e’ la ricerca del valore aggiunto con i marchi dedicati a specifici stili di vita. Concentrandosi su Jeep, Alfa Romeo, Maserati e 500.

 

Il sistema mondiale dell’auto ha cambiato radicalmente la propria configurazione. I primati quantitativi dei produttori dicono poco perche’ l’alta intensità di capitale impiegato con bassa marginalita’ soffoca le prestazioni. E la ricerca delle economie di scala va riconsiderata, oggi che le nuove tecnologie permettono di aumentare la flessibilita’ e la personalizzazione dei prodotti. La strategia di FCA e’ cambiata e ora punta al valore aggiunto…

Da un'idea di Piercarlo Ceccarelli
11 Giugno 2018

Il punto centrale della ricerca per aumentare la produttivita’ e’ quello di concentrarsi sull’utilita’ che, messa in relazione con il prezzo, determina il valore. Si puo’ sintetizzare il concetto dicendo che, maggiore e’ il valore aggiunto prodotto in rapporto alle risorse impiegate, maggiore e’ la produttivita’.

 

In fondo tutta l’economia, certamente quella aziendale, puo’ essere riassunta in questa relazione. La produttivita’ e’ l’essenza stessa della produzione di qualsiasi prodotto e servizio e il valore aggiunto economico e’ collegato alla sua componente “utilita’” che comprende tutto quello che comporta sicurezza, salute, istruzione, benessere, valore emotivo, funzionale, economico. L’esperienza del Premio Ceccarelli ha messo in evidenza che…

Da un'idea di Andrea Ferri
27 Marzo 2017

Una prestazione aziendale eccellente non e' mai il risultato di eccellenze funzionali specifiche: un prodotto superiore, una rete di vendita straordinaria, una fabbrica modello...  E' piuttosto l'eccellente combinazione di molteplici aspetti, l'insieme dei quali genera elevata complessita' e opportunita'.

Ecco dunque la necessita' di una visione sistemica per affrontare le discontinuita': riposizionamento, ristrutturazione, riorganizzazione, piano industriale, una possibile acquisizione...
 

Da un'idea di Andrea Ferri
27 Febbraio 2017

Il primo passo per il successo aziendale e' operare in mercati vantaggiosi. In alcune arene competitive si possono realizzare profitti elevati mentre in altre anche i concorrenti piu' attenti si devono accontentare di risultati modesti. Cosa rende una situazione profittevole e l'altra no?

Le caratteristiche specifiche del mercato hanno effetti sulla redditivita' presente e futura e dovrebbero essere approfondite prima di decidere di accedere o aumentare l'investimento in una nazione, settore, segmento. Vediamo come...

Da un'idea di Piercarlo Ceccarelli
6 Febbraio 2017

Le aziende italiane controllano all'estero piu' imprese di quante tutti i Paesi esteri insieme controllino in Italia! Dati Istat alla mano. E cio' contraddice il mantra dei media che ci vogliono solo prede!

Internazionalizzazione significa ridurre la dipendenza dal mercato locale. Presuppone altresì di competere su una scala maggiore o globale. Ma se si crede di aver successo all'estero con lo stesso business plan che funziona in Italia, la sfida si complica enormemente...
 

Da un'idea di Piercarlo Ceccarelli
23 Gennaio 2017

C'era una volta, nella lontana India, un pellegrino Sadhu. Viaggiava a piedi nel paese e gli abitanti gli davano cibo e riparo perche' la sua presenza era considerata una benedizione sulla casa che l'ospitava.

Un giorno giunse in un piccolo allevamento di polli. Chiese se poteva riposare e magari fare uno spuntino. Nonostante l'agricoltore avesse l'aria stanca e infelice, sembro' lieto d'accettare e gli disse di entrare in casa ad aspettarlo...

Da un'idea di Bernhard Sterchi
31 Ottobre 2016

C'era una volta una fabbrica di fiammiferi. Non era enorme e non era mai stata redditizia. Ma era l'unica grande impresa del villaggio e ogni famiglia aveva almeno una persona che vi lavorava e portava a casa un salario costante.

Alcuni, per il troppo lavoro in fabbrica, avevano gia' perso il parcheggio dietro l'edificio perche' non avevano pensato di rinnovare il contratto di locazione in tempo: ora era occupato dalle macchine della vicina localita' di villeggiatura. Così erano costretti a parcheggiare le loro auto lungo la strada dovendo per giunta uscire piu' volte al giorno per mettere le monete nel parchimetro...

Da un'idea di Bernhard Sterchi
29 Marzo 2016

Cara nonna,
Spero che ti trovi bene. Molte cose sono successe qui in paese e sono felice che ci sia stato risparmiato il peggio e ora tutto vada bene.

Quest'anno papa' e' stato eletto nel consiglio del villaggio. E' un grande onore per tutta la famiglia. Ora passa tutti i suoi giorni presso la Sala Grande e Arthur, mamma e io dobbiamo fare tutto il lavoro nei campi di cavolo. Non che il lavoro sia diminuito, sia chiaro!

Da un'idea di Bernhard Sterchi
16 Marzo 2015

Milano, 16 marzo 2015. Oggi voglio fermare il tempo per qualche minuto. Voglio scattare una foto dello stivale e analizzarlo con lei sotto una visione un po’ diversa, piu' sociologica magari.
Cosa osserviamo?
Le grandi aziende hanno reagito all'aumento vistoso della concorrenza delle nuove economie - capace di praticare prezzi inavvicinabili - delocalizzando la produzione dove i costi sono piu' convenienti. Inoltre l'hanno standardizzata per creare forti economie di scala. Mi chiedo se inseguendo i grandi mercati di massa, stiano trascurando proprio i segmenti alti e colti?

Per contro, le imprese significative hanno visto aumentare la concorrenza ma non hanno saputo, alcune non hanno addirittura potuto, reagire con le stesse leve. Molte hanno solo sofferto. Quali sono oggi le loro prospettive? Come sfruttare questo periodo aureo dell'italianita'?

Da un'idea di Remo Lucchi
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