L’adozione di soluzioni digitali e’ sovente la strada per fare efficienza. Ma il valore maggiore che possono portare all’azienda e’ un nuovo modello di business. Si potranno cosi’ cogliere tutte le opportunità disponibili per assicurare un successo duraturo.
Si parla molto in questi tempi dell’importanza di rinnovare il modello di business a causa dei rapidi cambiamenti che avvengono in questa epoca caratterizzata dall’avvento pervasivo e trasversale del digitale.
Per comprendere meglio il proprio posizionamento in questo processo di trasformazione, le aziende devono rispondere alle seguenti domande:
- Come siamo posizionati nella digitalizzazione?
- Il modello di business attuale e’ corretto o va modificato?
- Quali sono i passi verso un modello di business migliore?
Lo scambio di opinioni tra Riccardo e Paola, fratello e sorella imprenditori di due aziende distinte, rivela i loro caratteri. Possono rappresentare l’archetipo della diversa concezione della vita, non solo aziendale, tra uomo e donna. Lei: “Non e’ necessario vivere ogni sfida lavorativa come se fosse una lotta titanica”.
Stralcio dal nuovo romanzo di Piercarlo Ceccarelli, in fase di stesura.
…Cosi’ le aveva raccontato tutto, ragguagliandola sull’andamento della trattativa con Bykov, il processo, l’ipotesi di ingresso di nuovi soci nel capitale e poi la Borsa, le rivendicazioni sindacali, il doppio intervento di consulenza del team di Nicola Fabbroli. E poi si era lasciato andare a confidenze piu’ personali: il tentativo di ricucire con il padre, non cosi’ banale da affrontare, dopotutto. E le difficolta’ di dialogo con Edo, aggravate dall’atteggiamento ostruzionistico della sua ex moglie.
Riguarda sia i beni di consumo sia quelli industriali. I listini sono sostituiti da prezzi diversi per situazioni diverse. Molte le pratiche di ottimizzazione nei beni di consumo. E la gestione diviene piu’ sofisticata anche nei beni industriali. Ma, volendo, si puo’ trovare il prezzo “giusto”.
A che prezzo vendere? Una della domande piu’ frequenti in azienda. L’accesso diffuso alle informazioni sui prodotti e sui prezzi ha cambiato radicalmente il modo con il quale clienti, fornitori e distributori gestiscono i prezzi. Un’evoluzione che obbliga le aziende sia ad applicare nuove logiche di determinazione dei prezzi sia a utilizzare modalita’ efficaci di relazione con la clientela evitando che tutto si banalizzi con il prezzo…
Un nuovo modo di lavorare sta emergendo. E solo il 17% delle aziende ha gia’ promosso il nuovo contesto lavorativo. Dalla connettivita’ alla cognitivita’, dall’informazione alla comprensione per decidere. Con 9 regole da rispettare.
La gestione delle risorse umane e’ finalizzata a moltiplicare le prestazioni aziendali. Le nuove dinamiche sono sintetizzabili nella "Augmented Workforce" con l’obiettivo di migliorare le decisioni per raggiungere migliori risultati…
Il contributo della fabbrica alla redditivita’ del business puo’ aumentare. Migliori relazioni tra operations e strategia di business permetterebbero aumenti della redditività del 30%. Ma le logiche adottate in azienda sono spesso trappole che non evidenziano le opportunita’.
La produttivita’ effettiva dipende direttamente dalla redditivita’ dei fattori scarsi. Ma nelle aziende italiane prevalgono le logiche di misurazione delle prestazioni basate sul full cost (attribuzione dei costi comuni) e sulla marginalita’ specifica di prodotto. Esse costituiscono trappole logiche che spingono a decisioni manageriali non ottimizzate. Con grande pregiudizio della competitivita’…
Si e’ passati da vendere soluzioni a condividere business. E il Key Account Manager oggi “illustra” di meno e “persuade” di piu’. Mentre si gestisce meglio il portafoglio di opportunita’.
Nella realta’ odierna, le aziende clienti gestiscono i loro acquisti con molta piu’ attenzione al business: processi sempre piu’ accurati, valutazioni comparative delle varie offerte, concreto e adeguato ritorno sull’investimento effettuato. Elementi che hanno profondamente modificato le pratiche tradizionali e coinvolto il vertice aziendale, interessato al business piu’ che agli aspetti tecnici…
Insufficienti gli accantonamenti di bilancio per i 20.000 processi aperti. La mano pesante della Corte Costituzionale rende l’Italia un unicum nel mondo sviluppato. Cosi’ un’assicurazione diventa punizione.
Inevitabile segno dei tempi sulle norme che regolano i licenziamenti. La predeterminazione legale del risarcimento, basato sul criterio dell’anzianita’, ha impedito finora al Giudice di graduare la sanzione: era la legge a stabilirne l’ammontare. Ora, il Giudice tornera’ a essere arbitro della misura del risarcimento, tra 6 e 36 mensilita’…
Decisioni migliori perche’ piu’ veloci e piu’ efficaci. Oggi la lontananza fisica non e’ un limite. Anzi, questa modalita’ di lavoro richiede una disciplina che migliora anche i risultati dei gruppi di lavoro tradizionali. Ecco come ottenere risultati concreti.
La digital collaboration offre grandi benefici in termini di velocita’, efficacia, costi e coinvolgimento di una rete di persone. Per lavorare fisicamente distanti occorre conoscere i vincoli di questo approccio. La bonta’ e la velocita’ delle decisioni assunte dipende sia dalle specifiche competenze di comunicazione a distanza, sia dalla qualita’ dei mezzi utilizzati, oggi disponibili in grande varieta’…
Una missione chiara per concentrare le risorse. Dialogo aperto con i portatori d’interesse per selezionare i comportamenti. Metriche e obiettivi di ogni iniziativa per assicurare l’attuazione. E, soprattutto, una leadership attenta e sempre visibile.
Quanti “piani strategici” sono solo tempo perduto e nessun concreto contributo alla gestione? Si formulano partendo da astratte visioni e una lunga lista di obiettivi che assomigliano a “L'albero dei desideri” di William Faulkner. Succede cosi’ perche’ manca un solido metodo che fornisca le chiavi e sia snello ma tutt’altro che superficiale. Nella competizione di oggi nessuna azienda puo’ farne a meno…
Ricordiamo.
Ricordiamo i molti lamenti degli oppressi, l’arroganza dell’oppressore, indietro nei tempi bui.
Ricordiamo il cappello su un bastone e come il possidente era stato accolto dalla gente, sotto minaccia di punizione. E ricordiamo l’uomo: orgoglioso, selvaggio.
Guglielmo Tell. Quello che rifiuto’ di salutare.
Il possidente se ne accorse e come punizione gli fece colpire una mela sulla testa del figlio. La tensione, in aumento. Il colpo, centrato nel mezzo della mela. La seconda freccia nella balestra notata dal possidente e l’uomo orgoglioso disse che era destinata al possidente nel caso in cui il primo colpo avesse ucciso suo figlio…