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Set 2011
Numero N. 147
Art. 18? in chiave espansiva con più lavoro esperto
Senza crescita, i mercati continueranno a penalizzarci perché sanno che non potremo ripagare il debito accumulato. Cosa serve davvero alle aziende per assicurare la crescita dell’economia?

A Cernobbio non si è detto apertamente ma i commenti di corridoio di imprenditori e top manager si riferivano alla rigidità dello statuto dei lavoratori come principale freno alla crescita.
La manovra del governo risponde al rigore di bilancio ma è recessiva. Ho già indicato ("Ripartiamo dalla crescita") perché la crescita è indispensabile e quali i quattro interventi per me necessari. Tra questi, l’esigenza di minori imposte e norme sul lavoro e sulle imprese. Penso che si debba abolire l’art. 18 offrendo una protezione con sussidio di disoccupazione, non più a carico delle aziende, e la riqualificazione professionale, come avviene nei Paesi del nord Europa. Il primo vantaggio sarebbe l’aumento del potere di acquisto con la riduzione della disoccupazione. Il secondo, riformare il mercato del lavoro e creare un’unica politica uguale per tutti i lavoratori eliminando la spaccatura tra subordinati protetti e precari. Il terzo vantaggio arriverebbe dalla spinta alla crescita delle aziende, con meno di 15 dipendenti, afflitte oggi da nanismo. Il quarto, la riduzione degli oneri sulle imprese che oggi finanziano la cassa integrazione che vale, ricordiamolo, solo per i lavoratori a tempo indeterminato delle imprese maggiori.
Il sussidio di disoccupazione e la riqualificazione professionale dovrebbero essere finanziati da nuove entrate derivate dall’aumento dell’età pensionabile e dalla lotta all’evasione fiscale, anch’esse funzionali all’obiettivo di crescita del nostro Pil.

Alzare l’età pensionabile, come la Germania, per uomini e donne ci darebbe un primo vantaggio riducendo la spesa per pensioni – oggi grava sul Pil italiano circa il 5% in più rispetto all’Europa -. Il secondo, sarebbe togliere una di quelle differenze che fa apparire l’Italia cicala rispetto alle formiche del nord. Il terzo vantaggio, un contributo rilevante allo sviluppo economico con più persone al lavoro e più esperte. E’ grave la differenza dell’occupazione giovanile rispetto al nord Europa ma è ancora più grave la differenza dell’occupazione delle persone mature – in Svezia il 70 % di chi è tra i 55 e 65 anni lavora mentre in Italia solo il 30% -.

Lotta decisa all’evasione fiscale colpendo sia i grandi evasori, qui siamo tutti d’accordo, sia i piccoli che non pagano l’Iva e le tasse sul reddito, milioni di lavoratori autonomi, di micro imprese, di secondi lavori in nero. Il primo vantaggio sarebbe un importante recupero di entrate. Si stima che l’evasione riguardi circa 120 miliardi di euro l’anno. Il secondo, arriverebbe dalla spinta allo sviluppo delle imprese sane, eliminando la concorrenza di quelle inefficienti – con produttività molto bassa - che sopravvivono solo grazie all’evasione e al sommerso, soprattutto nelle costruzioni, servizi, commercio e turismo, ma non solo.

Un’azione coordinata delle tre direttrici, farebbe ripartire la crescita della nostra economia insieme a rigore di bilancio, rendendo l’Italia un membro “normale” del quadro europeo, attirando gli investimenti nel nostro Paese.
Sono impaziente di leggere la sua opinione!



Parola chiave: economia

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Risultati ad oggi
L’abolizione dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori, con sussidi di disoccupazione non più a carico delle aziende, produrrebbe alcuni vantaggi. Con riferimento al testo, quali sono più convincenti? (risposte multiple) (*)
0 %
aumento del potere di acquisto della popolazione con la riduzione della disoccupazione
0 %
politica del lavoro uguale per tutti i lavoratori, eliminando la spaccatura tra subordinati protetti e precari
0 %
spinta alla crescita delle aziende
0 %
riduzione degli oneri sulle imprese che oggi finanziano la cassa integrazione
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
Alzare l’età pensionabile a livello della Germania, per uomini e donne? (risposte multiple) (*)
0 %
riduzione della spesa per pensioni
0 %
togliere una di quelle differenze che fa apparire l’Italia cicala rispetto alle formiche del nord Europa
0 %
contributo rilevante allo sviluppo economico con più persone al lavoro e più esperte
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
Lotta decisa all’evasione fiscale, estesa ai piccoli evasori? (risposte multiple) (*)
0 %
importante recupero di entrate dall’Iva e dalle altre imposte
0 %
spinta allo sviluppo delle imprese sane, eliminando la concorrenza di quelle inefficienti
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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19/07/2012 14:48:09

(i) ridurre l'incidenza dei contributi previdenziali e (ii) aumentare le detrazioni fiscali sui redditi da lavoro; in questo modo (i) si aumenterebbe la capacità competitività delle nostre aziende vs l'estero e (ii) si aumenterebbe la capcità di spesa, e quindi la domanda, da parte della base dei consumatori creando in entrambi i casi maggiore occupazione; il maggior gettito della crescita dovrebbe essere in grado di compensare le minore entrate conseguenti alle suddette misure
<i>p. salemi 9/6/2011 9:11</i>

l'alzamento dell'età pensionabile è una iattura per le giovani generazioni che non possono trovare lavoro, una possibile soluzione potrebbe essere di lasciare l'età pensionabile com'è e rendere obbligatorio l'andare in pensione a quell'età, ma pagare una pensione ridotta che diventa completa solo a 65 anni. I figli troverebbero lavoro e i genitori pur guadagnando meno dalla pensione, avrebbero meno costi perché non avrebbero i figli a carico. Inoltre potrebbero continuare come consulenti a costo inferiore per le aziende.
<i> S. Gianni 9/5/2011 17:7</i>

L'eta' pensionabile non e' un problema, anzi l'innalzamento accentuerebbe la gia' problematica della disoccupazione giovanile.
<i> 9/5/2011 16:18</i>

Alzare l'età pensionabile non risolverebbe molto i problemi in quanto in italia i giovani tarderebbero ancora di più l'ingresso nelle aziende. Dall'altra parte sarebbe logico alzarla se non ci fossero pensionati di 40 anni e finti invalidi.
Chi ha lavorato 40 anni ha diritto alla pensione qualsiasi età abbia. Sono le mini pensioni e quelle statali a 15 anni di anzianità che hanno rovinato l'occupazione.
Il problema è a chi ormai ha la pensione
non si può più togliere ma si può evitare di darla ai politici che fanno qualche hanno di "lavoro" e così accedono al vitalizio. Forse sarebbe un passo avanti e anche in politica avremmo persone più preparate e non gente che va li solo per il denaro.
<i> 9/5/2011 16:12</i>