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Ott 2009
Numero N. 62
Chi cerca consigli … produce valore
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I Ceo sono spesso alla ricerca di consigli sugli aspetti cruciali dell’azienda che guidano. Si rivolgono agli amici per avere conferma delle proprie idee. E, quando il loro compenso è collegato alle prestazioni, accettano lo stress di chiedere il parere di esperti esterni all’azienda che possono mettere in discussione le loro scelte. In questo secondo caso l’azienda ha un notevole beneficio.

Una interessante ricerca ha esaminato il comportamento dei Ceo e la loro inclinazione a cercare consigli da altri. McDonald, Khanna e Westphal hanno coinvolto 225 aziende americane, industriali e di servizi, e hanno indagato la frequenza con la quale il Ceo cerca suggerimenti da persone esterne all’azienda e il livello di familiarità che ha con esse. Hanno poi correlato queste informazioni con l’incidenza della parte variabile, legata alle prestazioni, sul pacchetto retributivo.

La ricerca dimostra che i Ceo che hanno una piccola percentuale di compenso legato alle prestazioni cercano pochi consigli all’esterno. In realtà si limitano a confrontarsi con gli amici per una sorta di conforto che la strada intrapresa sia quella più ragionevole. Invece, i Ceo con una grande parte della retribuzione collegata alle prestazioni, cercano più consigli all’esterno rivolgendosi ad altri professionisti e manager con i quali non sono in confidenza e che hanno esperienze diverse. Di questi consigli hanno anche un po’ paura perché provengono da fonti esperte, ma esterne al loro business, che possono essere in disaccordo con il loro stesso pensiero, creando loro una situazione di stress.

La scoperta più interessante è che il consiglio esterno porta a migliori prestazioni dell’azienda, sia in termini di ritorno sugli investimenti, sia in termini di rapporto tra valore di mercato e valore contabile. Gestire la “paura” del parere esterno si trasforma in denaro sonante!

L’analisi che ne traggo mi gratifica professionalmente sia perché vengo interpellato sia perché porto valore alle aziende. Mi conferma che inevitabilmente la retribuzione basata su un’incidenza significativa di compenso collegato alle prestazioni funziona meglio. Essa stimola i Ceo a porsi i problemi e chiedere consiglio, superando l’umana tendenza a non sollecitare l’opinione di persone che possono essere in disaccordo. E’ più sicuro e piacevole rivolgersi agli amici ma è molto più utile e redditizio aprirsi a eventuali critiche. E se la retribuzione spinge alla prestazione aziendale, allora il Ceo affronta il fastidio di verificare le proprie idee.

La sfida che propongo è adottare un corretto sistema di misura delle prestazioni ed agganciare ad esso una parte significativa del compenso al vertice aziendale. Senza strafare, perché il troppo altera il comportamento dei dirigenti con effetti ben difficili da prevedere, come abbiamo registrato in numerose recenti situazioni difficili.

Parola chiave: corporate governance


Azione: amplia la percentuale di bonus collegata alle prestazioni del pacchetto retributivo dei manager al vertice della tua azienda in modo che ci sia un chiaro incentivo a fare meglio
Parola Chiave: governance
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Risultati ad oggi
Come imprenditore e top manager, quale ritiene sia la corretta percentuale del pacchetto retributivo del Ceo della sua azienda da collegare alle prestazioni aziendali?
3 %
Meno del 10%
33 %
Tra il 10 e 30%
62 %
Tra il 30 e 50%
3 %
Oltre il 50%
0 %
Altro (specificare nello spazio sottostante riservato al suo parere)
Negli ultimi 12 mesi si è avvalso dei consigli di persone esterne alla sua azienda su aspetti strategici e organizzativi?
11 %
Si, ad amici e conoscenti
73 %
Si, ad esperti
16 %
No
0 %
Altro (specificare nello spazio sottostante riservato al suo parere)
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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13/06/2012 15:51:43

Pensare a bonus tra il 30 e 50% (come vi vede nelle votazioni a venerdì pomeriggio) mi pare un livello modesto, specialmente rispetto alle cifre che girano nella finanza! Probabilmente, però, è un livello saggio, come "sagge" mi sembrano spesso le risposte della comunità di impronte: si vede che si tratta di addetti ai lavori al vertice delle aziende!
10/23/2009 15:42

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13/06/2012 15:51:43

La consulenza di direzione di qualità è un settore in crescita da molti anni. Nei paesi più evoluti rappresenta una parte significativa del Pil e viene utilizzata da quasi tutte le aziende perchè produce valore. In Italia siamo indietro anche su questo...il che rappresenta un'opportunità per le aziende più in gamba!
10/22/2009 12:31

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13/06/2012 15:51:43

Sia ad Esperti che a colleghi di altre aree. La condivisione delle esperienze all'interno della propria azienda credo che sia un grande volano per la crescita economica della stessa
10/21/2009 12:24

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13/06/2012 15:51:43

Ma allora gli "intangibili" sono tangibili! Chiamerò più spesso i miei consulenti
10/20/2009 20:4

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13/06/2012 15:51:43

Trovo molto interessante questa verifica empirica del valore, fino a prima solo sospettato, della dialettica costruttiva e dell'intelligenza collettiva. Confrontare le proprie opinioni con esperti esterni permette di assumere migliori decisioni e generare migliori risultati nell'interesse di tutti.
20-10-2009 h. 08,06