26
Set 2011
Numero N. 149
Cina, crescere costruendo forti presenze
La Cina e le nuove economie sono le frontiere di crescita del vecchio continente. Le imprese che vorranno approfittarne dovranno disporre di forti presenze locali.

Mentre il mondo occidentale è fermo e super indebitato, la Cina nel secondo trimestre 2011 snocciola un +2,2 per cento con una crescita annuale del 9,5 per cento. Così alimenta massicce importazioni dall’estero.
La crescita del 10 per cento in Cina vuol dire 600 miliardi di dollari di redditi in più. Equivale a una crescita del 2 per cento del Pil di Usa ed Europa combinate. Mentre americani ed europei sono stati impegnati prima con i loro piani di salvataggio e ora con quelli di rientro dal debito, per i cinesi la crisi è stata un'occasione per far marciare l'integrazione economica in Asia. Dal primo gennaio 2010 è entrato in vigore l’accordo tariffario tra la Cina e i dieci paesi Asean - Indonesia, Filippine, Malesia, Thailandia, Singapore, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania e Cambogia -. Nel 2011 la crescita economica di India, Corea e dei cinque maggiori paesi Asean porterà alla creazione di nuovi redditi per 150 miliardi di dollari. Come se il Pil dell'Europa mettesse a segno un +3%!

La paura che la Cina diventi fortezza, tenendo per sé la sua capacità di generare ricchezza, è per ora infondata. Ma la crescita cinese è più asiatica, quindi più locale, e potrebbe rivelarsi un traino meno potente per la crescita occidentale. I professionisti di Shenzen e di Hanoi sempre più spesso acquistano uno smart-phone Htc taiwanese, non un i-phone americano o un Nokia finlandese.
In futuro, per approfittare al meglio della crescita asiatica, bisognerà essere fisicamente presenti là dove l'azione si svolge, con impianti, marchi, catene di distribuzione e forze di vendita. Ma anche progettazione e marketing per interpretare e seguire dinamiche e gusti locali. Altrimenti, la speranza cinese porterà profitti solo alle multinazionali giapponesi, americane e tedesche mentre il resto dell'Europa continuerà ad arrancare.

Ne parleremo nella tavola rotonda del prossimo 24 novembre con l’intervento di Cristiana Barbatelli, managing director di Pas Advisors Ltd di Shanghai e noto esperto di internazionalizzazione. Un incontro che ci chiarirà le idee.


Parola chiave: scenario

Azione: sviluppa una presenza forte nelle nuove economie. Metti in calendario l’appuntamento del 24 novembre 2011 per la tavola rotonda sulla Cina
Parola Chiave: scenari
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Risultati ad oggi
Come imprenditore e top manager, quali ritiene saranno le priorità della sua azienda per il 2012 nei rapporti con le nuove economie? (max due risposte, grazie) (*)
0 %
acquistare prodotti a basso costo da distribuire altrove
0 %
acquistare componenti a basso costo da integrare nei nostri prodotti
0 %
fare leva sui minori costi dei fattori produttivi per produrre localmente i nostri prodotti
0 %
attivare una nostra filiale locale per importazione e vendita
0 %
produrre e vendere sul mercato locale tramite nostre strutture
0 %
stiamo ancora valutando l’opportunità
0 %
la prospettiva offerta dalle nuove economie non interessa la nostra azienda
0 %
altro (specificare nello spazio riservato al suo parere)
E' soddisfatto dei risultati sino ad ora conseguiti nei rapporti d’affari con le nuove economie?
18 %
non abbiamo rapporti con le nuove economie
6 %
non abbiamo ancora rapporti ma prevediamo di avviarne a breve
12 %
si molto
41 %
si abbastanza
24 %
poco
0 %
per nulla
0 %
altro (specificare nello spazio riservato al suo parere)
Quali dei paesi delle nuove economie è oggi prioritario per la sua azienda? (max due risposte, grazie) (*)
0 %
Brasile
0 %
Cina
0 %
Corea del sud
0 %
India
0 %
Indonesia
0 %
Messico
0 %
Russia
0 %
Turchia
0 %
Sud Africa
0 %
altro (specificare nello spazio riservato al suo parere)
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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13/06/2012 15:52:19

La grande comunità orientale Asian sta sviluppadosi alla grande. Opportunità sono per chi è presente in loco in modo organico.
9/28/2011 11:1

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13/06/2012 15:52:19

Oltre ad essere fisicamente presenti là dove l'azione si svolge (con impianti, marchi, catene di distribuzione e forze di vendita), è sempre più indispensabile progettare in loco: i reparti R&S in Italia non sanno interpretare le istanze locali!
9/28/2011 10:56

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13/06/2012 15:52:19

L'opportunità dei Paesi emergenti è chiara ed evidente. Così come è chiaro il distacco del nostro Paese nel rivolgersi in modo strategico a queste economie. Non a caso l'articolo di Impronte parla di giapponesi, americani e tedeschi come operatori ormai stabili su questi mercati. Bisogna fare presto: non sono più Paesi "emergenti" ove i giochi sono tutti da fare. Sono Paesi ormai "emersi" dove i rapporti di forza tra concorrenti si stanno definendo ora
Luca Orselli 9/26/2011 19:0

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13/06/2012 15:52:19

Nord Africa
9/26/2011 17:1

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13/06/2012 15:52:19

Il 24 novembre ci sarò!
9/26/2011 16:8

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13/06/2012 15:52:19

Il 24 novembre ci sarò!
9/26/2011 16:7

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13/06/2012 15:52:18

Nel giro di pochi anni l'est Asia sara' una grande zona di libero scambio (pensiamo che tutti questi accordi sono gia' in vigore e che stanno gia' riducendo le barriere al commercio: ASEAN FTA + ASEAN-Cina + ASEAN-Corea + ASEAN-Giappone+ ASEAN-India + ASEAN-Australia e Nuova Zelanda...oltre 3.5 miliardi di persone). Studi recenti riportano che qualsiasi paese ASEAN (piu' che in Cina, e nell'ASEAN in Vietnam piu' che in altri paesi, per vari motivi) puo' diventare l'hub per gli investimenti diretti al fine di distribuire prodotti nella super-FTA. I prodotti (e i servizi) delle nostre piccole-medie imprese hanno grandi potenzialita' nell'area: tuttavia, come rendere conveniente alle piccole-medie imprese investire nel sud-est Asiatico? Quali formule imprenditoriali (consorzi, etc.) potrebbero rendere sostenibili le decisioni dei nostri piccoli-medi imprenditori di investire nella zona (senza il bisogno di chiudere in Italia!)? Perché le nostre imprese medio-grandi sono così restie ad investire in zona per distribuire nel mercato regionale (e non per re-importare!)? Si ha la netta sensazione che vi sia un forziere pieno d’oro ancora intatto che aspetta solo di essere aperto.
Carlo Martelli 9/28/2011 19:56