27
Giu 2011
Numero N. 141
Consigliere indipendente, interventista a tempo pieno
Il governo d'impresa ha mostrato gravi limiti mentre la buona governance favorisce sviluppo aziendale e relazioni tra portatori d’interesse. Chiama in causa i consiglieri indipendenti a contribuire più fattivamente.

In genere, nei consigli di amministrazione e nei comitati è richiesto l’inserimento di consiglieri indipendenti. Nella pratica si tratta di persone di fiducia che spesso non hanno le competenze adeguate al compito e neppure gli strumenti per contribuire utilmente alle decisioni. Spesso si tratta di professionisti, avvocati, notai e commercialisti, che fino ad oggi hanno agito solo formalmente.

Con l’intento di evitare le gravi crisi aziendali di questi anni, sta emergendo un nuovo modo sia di comporre i consigli di amministrazione, sia di assegnare il ruolo attivo ai membri indipendenti.
Il consiglio di amministrazione diventa più snello e propongo di attenersi a:
- un massimo di 7 membri, la maggior parte dei quali indipendenti;
- consiglieri scelti con esperienza di management ed economia d’impresa necessaria per guidare il business; devono lavorare non meno di due giorni al mese in azienda per comprenderne il funzionamento;
- riunioni preparatorie per i consiglieri, prima di ogni seduta, e incontri post riunione, per valutare le criticità emerse. I consiglieri devono comunicare all’amministratore delegato le evidenze più significative delle loro riunioni e sollecitare provvedimenti adeguati.

I membri indipendenti non svolgono funzioni direttive nell’impresa, né sono legati ad essa da rapporti di proprietà; rappresentano la garanzia di essere mossi dall’interesse sociale. Ad essi sono attribuiti infatti importanti compiti:
- valutano le decisioni degli amministratori: apportano le loro specifiche competenze favorendo l’assunzione di decisioni equilibrate;
- ricoprono la funzione di garanzia: forniscono un giudizio autonomo sulle proposte di deliberazione;
- ricoprono la funzione di prevenzione: controllano l’operato per prevenire eventuali operazioni a vantaggio personale del vertice.

I membri indipendenti partecipano ai comitati interni al consiglio:

- comitato per il controllo interno, con il compito di garantire la qualità e l’integrità dei processi che generano i dati aziendali;
- comitato per le remunerazioni, teso ad assicurare un assetto retributivo del vertice societario, equilibrato e coerente con il mercato e con gli interessi aziendali;
- comitato per le nomine, per gestire i profili degli incarichi societari, la selezione dei candidati e i piani di successione.

Nelle aziende italiane assistiamo ad un progressivo incremento della presenza di consiglieri indipendenti ma il loro contributo è ancora limitato perché svolgono un ruolo più formale che sostanziale. Non si tratta di professionisti di questa specifica professione e non svolgono un dibattito costruttivo con il vertice aziendale. I tempi sono maturi per cambiare la situazione e utilizzarli appieno.

Parola chiave: governance

Azione: accertati che i membri del tuo consiglio di amministrazione siano in maggioranza indipendenti e che forniscano tutto il contributo che il loro ruolo può offrire.
Parola Chiave: governance
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Risultati ad oggi
Quali tra le proposte formulate ritiene più importanti per il ruolo dei consiglieri indipendenti? (*)
0 %
essere esperti di management ed economia d’impresa
0 %
trascorrere non meno di due giorni al mese in azienda
0 %
incontrarsi in riunioni prima e dopo i consigli per valutare le criticità aziendali
0 %
comunicare all’amministratore delegato le evidenze più significative delle loro riunioni e sollecitare provvedimenti adeguati
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
Qual è oggi il ruolo principale dei membri indipendenti del cda della sua azienda?
0 %
sponsor in quanto affermati nell’ambiente
8 %
apertura alla rete di relazioni esterne
67 %
contributo costruttivo alle decisioni
17 %
garanzia nei riguardi dei portatori d’interesse
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
Quali sono gli elementi della governance più trasparenti nella sua azienda? (*)
0 %
assetti proprietari
0 %
retribuzioni degli amministratori
0 %
patrimoni degli amministratori
0 %
intermediari finanziari utilizzati
0 %
politica fiscale
0 %
osservanza di leggi
0 %
formulazione dei regolamenti interni
0 %
organi di controllo
0 %
criteri di selezione degli amministratori
0 %
regolamento per la gestione dei conflitti d’interesse
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

Per partecipare al sondaggio è necessario aver effettuato il login.

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20/07/2012 03:59:00

Fare così costa. Invece di un gettone ai consiglieri indipendenti bisogna dare un vero emolumento perchèpossano essere coinvolti nel modo suggerito. Ci sto
<i>Alessandro S. 6/30/2011 9:23</i>

L'approccio proposto mi pare rivoluzionario e di grande interesse. Finalmente i consiglieri indipendenti potrebbero rappresentare un vero asset nell'amministrazione delle aziende. Grazie per laproposta
<i>Vittorio V. 6/28/2011 10:35</i>