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Dic 2012
Numero N. 204
High tech e innovazione determinanti nel dopo crisi
Si prospetta uno scenario completamente diverso da quello conosciuto. Cosa troveremo dopo la crisi? Cosa possiamo fare ora per prepararci?

I mercati saranno multipolari. Aree geografiche e culturali differenti richiederanno approcci distinti al consumo e al lavoro.
La domanda si radicalizzera' sull’alto di gamma e sul primo prezzo, trascurando le offerte intermedie.
Ritengo che l’Europa tornera' a essere un continente vitale, uno dei poli del mondo, frontiera della sostenibilita' ambientale, economica, sociale, culturale. L’Unione e' strada senza ritorno.
I Paesi asiatici sempre in marcia verso lo sviluppo con Cina e India elementi chiave dell’economia; Giappone pilastro a livello mondiale. I paesi arretrati inizieranno il processo d’industrializzazione.
Sorgera' una nuova classe media che consumera' beni, oggi preclusi. Direttamente attinenti al proprio retroterra culturale.
Il ruolo della donna sempre piu' in evoluzione.
La societa' totalmente interconnessa con nuove tecnologie e stili di vita.
L’innovazione sara' pervasiva con modifica radicale di prodotti e servizi.
Le distorsioni del mercato dei capitali si ridurranno e la finanza assumera' un assetto piu' in linea con le nuove esigenze.
Mi domando quali altri fenomeni completano l’orizzonte?

E l’azienda come si adegua? Dopo il management scientifico che ha risposto all’esigenza di produrre meglio, quello strategico che ha creato vantaggi e mirato al profitto, il valore per gli azionisti che ha attirato il capitale di rischio, ora è la volta del management dell’innovazione, risposta obbligata alla globalizzazione.
L’impresa capace di combinare tutte le soluzioni disponibili, facendole convergere in nuovo valore, nuove utilita' per il mercato, diventa high tech.
Il marchio con connotati umani giochera' il ruolo di solutore dei problemi dei clienti.
Si ridurra' il ricorso al debito per l’innovazione e la crescita internazionale avendo capito come attrarre il capitale di rischio.

La storia insegna che la vita e' competizione e selezione. Il declino di un’azienda e' riconducibile ai propri leader che hanno fallito la sfida al cambiamento, non sapendo dare nuove soluzioni alle situazioni emergenti.
Abbiamo la responsabilita' della continuita' e prosperita' delle nostre aziende. Dobbiamo capire le nuove opportunita' e organizzarci per coglierle.
Applicazione in azienda: seleziona i fattori di crescita che i nuovi scenari offrono alla tua azienda e organizzati per sfruttarli
Parola Chiave: scenari
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Risultati ad oggi
Quali trend la preoccupano di piu'? Perche'?
  • Le situazioni dimercato legati alle materie prime portano a grandi scompensi nel mercato condizionando il consumo.
    Galliano Boscolo
  • La stagnazione europea che ci deprime: prodotti di consumo, investimenti e... voglia di fare.
Quali trend vede come opportunita'? Perche'?
  • Lo sviluppo di tecnologie per il recupero ed il riciclo delle materie prime insieme all'attenzione nell'ultilizzo di queste. Vi saranno in futuro meno disponibilità e a costi in crescita.
    Galliano Boscolo
  • L'obbligo dell'innovazione, portato dalla globalizzazione, può finalmente spingerci a superare i settori dove si compete sul prezzo per sviluppare quelli - ne intravvedo molti - nei quali competere sulle nuove funzioni.
Quali fattori, facilitanti e di ostacolo, ritiene piu' importanti per la sua azienda?
Facilitanti (*)
50 %
nuove funzioni d’uso dei prodotti/servizi
33 %
nuove tecnologie
33 %
capitale di rischio
50 %
convergenza tecnologica
33 %
apertura di nuovi mercati geografici
33 %
miglior comunicazione con i mercati
17 %
rete distributiva piu' efficiente
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
Ostacolanti (*)
50 %
minor potere di acquisto dei consumatori
50 %
scarsita' di capitale
17 %
aumento dei costi produttivi nei paesi ove abbiamo delocalizzato
50 %
concorrenti esteri
50 %
scarsita'/aumento dei prezzi delle materie prime
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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Piercarlo Ceccarelli
Piercarlo Ceccarelli 17/12/2012 10:53:22

Tiriamo le fila della discussione...
Lo scenario dopo crisi sara' completamente diverso da quello conosciuto. La discussione ha integrato quello proposto dall'autore con ulteriori trend importanti per le aziende. Come l'accentuarsi della scarsita' delle materie prime e la concorrenza di operatori esteri. Mentre la stagnazione di consumi e investimenti in Europa e' prevista ancora nel 2013.
Le note positive sono l'apertura del mercato a nuove funzioni d'uso di prodotti e servizi. Specialmente in Europa, il mercato piu' sofisticato del mondo, dove la qualita' della vita, ai primi posti tra le esigenze da soddisfare, permette nuove proposte che i produttori di altri continenti avranno difficolta' a imitare.
L'obbligo dell'innovazione, portato dalla globalizzazione, potrebbe finalmente spingerci a superare i settori dove si compete sul prezzo per sviluppare quelli nei quali competere sulle nuove funzioni.
Ulteriori considerazioni su questo importante argomento sono sempre gradite.

10/12/2012 15:03:36

Fattore ostacolante è la scarsa propensione ad investire in ricerca, che caratterizza soprattutto le aziende Italiane

Tommy Richard Wytzander
Tommy Richard Wytzander 10/12/2012 13:12:40

Condivido la direttrice strategica del autore. Sarebbe interessante di capire quali innovazioni dentro le imprese bisogna fare per innovare più rapidamente e con successo

vivacità
Tommy R. Wytzander