La creativita' e la flessibilita' hanno reso le nostre imprese competitive ma non sono sufficienti a garantirne la sopravvivenza. La complessita' generale e' aumentata a dismisura e dobbiamo affrontarla con strumenti nuovi.
La creativita' e la flessibilita' hanno reso le nostre imprese competitive ma non sono sufficienti a garantirne la sopravvivenza. La complessita' generale e' aumentata a dismisura e dobbiamo affrontarla con strumenti nuovi.
La taglia delle nostre aziende, il limitato tasso d’innovazione, la ristretta compagine sociale, la concentrazione su limitati business (prodotti/mercati) e la struttura finanziaria, basata principalmente su capitale di debito, richiedono la gestione di piu' vincoli e piu' variabili per rimanere competitivi nei confronti dei principali attori dell’arena globale e, in particolare, di quelli che si sono formati nelle economie emergenti.
Gestire efficacemente livelli superiori di complessita' e' materia per la direzione aziendale e riguarda il vertice. Assicurare la prosperita' dell’impresa e il trasferimento del suo valore alle generazioni future e' al tempo stesso una sfida imprenditoriale, manageriale e sociale che richiede competenze robuste e strumenti scientifici.
La gestione della complessita' comporta la presa di consapevolezza dei tre fattori endogeni che ne sono i principali generatori:
• la governance aziendale, regole e strumenti che assicurano indirizzo, esecuzione e controllo degli obiettivi dei portatori d’interesse. Uno strumento utile che conosco bene e' il sistema Malik che mette in prospettiva integrata tutte le componenti del governo dell’impresa;
• la strategia aziendale, l’insieme delle iniziative industriali, finanziarie e organizzative che generano vantaggi competitivi per ottenere un rendimento del capitale investito tale da accrescerne il valore. Suggerisco la valutazione del potenziale con PIMS© che permette un benchmarking tra piu' settori industriali;
• la struttura organizzativa, l’insieme delle unita' di business, delle funzioni specializzate e delle persone che le svolgono, in grado di assicurare il perdurare dei vantaggi competitivi. Ad esempio iXem© che analizza la relazione tra sistema azienda e comportamenti delle risorse umane. E il Customer Value Management che misura il valore relativo offerto da operatori in concorrenza.
La complessita' e' la nuova alleata della sua azienda. Ho costruito le domande che seguono pensando che possano aiutarla nell’analisi. Puo' seguire lo spaccato della realta' italiana che ne deriva su www.clubimpronte.it
Parola chiave: governance
Azione: misura la complessita' della tua azienda sui tre fattori che ne sono i principali generatori
Per partecipare al sondaggio è necessario aver effettuato il login.
Ricordo una regola che deriva dalla cibernetica e riguarda la complessità: solo la varietà può assorbire la varietà. Questo significa che ogni tentativo di gestire la complessità con risposte semplici, non può che risultare semplicistico. L'errata convinzione di riportare la complessità a elementi semplici è pericolosa e foriera di disastri aziendali.
Giulio Zenotti 1/16/2012 19:14
Steve Jobs ha agito in modo corretto. Ha riconosciuto la complessità e l'ha gestita con tutta la varietà necessaria. Ha poi integrato la soluzione in modo da offrire al cliente un prodotto semplice.
Un prodotto Apple sembra semplice (e perciò si compra) ma ha gestito e risolto positivamente tutta la complessità che contiene.
1/18/2012 18:29