13
Feb 2009
Numero N. 33
Oggi la trasparenza paga di più.
Laddove ci sono persone che lavorano insieme per uno scopo comune, la non trasparenza costa: produce grandi costi di transazione e senso di iniquità e di viscosità che bloccano lo spirito d’iniziativa e generano ristagno. Poichè il valore della libertà economica è quello di arricchire le relazioni umane e permettere il raggiungimento delle aspirazioni di gruppo e individuali, i recenti attacchi alla fiducia nei capi azienda aumentano ulteriormente questi costi.
La corporate governance risponde all’esigenza di indicare chi governa l’azienda, secondo quali modalità e come si debbano ripartire i risultati dell’attività d’impresa. Non interessa solo la configurazione e il funzionamento dei consigli di amministrazione delle imprese quotate ma riguarda tutti i tipi d’impresa e include anche il tema degli assetti proprietari.
Buone decisioni nell’interesse di chi? La prospettiva prevalente indica l’interesse degli azionisti e degli altri portatori d’interesse, mentre la prospettiva che la nostra esperienza indica più utile è quella dell’interesse dell’azienda stessa e delle sue prestazioni: un’azienda forte, capace di creare clienti, in buona salute e in grado di sopravvivere nel tempo.
Una seconda problematica riguarda l’asimmetria informativa tra i soggetti che governano l’azienda: i sistemi economici sono dinamici, complessi, incerti, ambigui, perciò si deve fare ogni sforzo per aumentare la trasparenza in modo che ogni singolo individuo possa contribuire utilmente dato che agisce sulla base della propria propensione al rischio, delle proprie competenze, dei propri valori e ciò lo porta a comportamenti differenziati che incidono sulle decisioni assunte.
Un’ulteriore problematica è il conflitto d’interesse tra chi progetta gli assetti e i sistemi di funzionamento, portato ad avere spazi di discrezionalità per godere di privilegi, e chi tali privilegi vuole ridurre. A questo si aggiunge il grado di ambiguità e discrezionalità dei sistemi di incentivi e di ricompensa, legati alla obiettiva difficoltà di valutare con precisione i contributi ricevuti e i compensi che spettano a ciascun soggetto in gioco – membri dell’organo di governo e dell’organo esecutivo -.
Il miglioramento del grado di trasparenza di tutte le variabili in gioco è la via maestra per un buon governo aziendale. Trasparenza degli assetti proprietari, retribuzioni e patrimoni degli amministratori, intermediari finanziari, sistema fiscale, leggi, regolamenti, organi preposti alla loro formulazione e quelli preposti alla loro applicazione.


Azione: valuta il grado di trasparenza della corporate governance della tua azienda e intervieni subito se non sei soddisfatto.

Parola chiave: corporate governance.
Parola Chiave: governance
Cosa ne pensa la community: Piace a un socio
Risultati ad oggi
Quale aspetto della corporate governance della sua azienda, tra quelli elencati, le pare oggi più critico?
10 %
Quali beneficiari provilegiare nell'assumere le decisioni.
48 %
Trasparenza delle informazioni.
17 %
Equità del sistema di incentivi e ricompense.
5 %
Promozione della libertà e varietà di espressione.
5 %
Esistenza di spazi che favoriscono i privilegi di chi detiene più potere.
14 %
Altro.
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

Per partecipare al sondaggio è necessario aver effettuato il login.

Immagine
13/06/2012 15:51:26

Se ci fosse stato maggior impegno nel considerare l'azienda un bene a sè stante, distinto da tutti i suoi portatori d'interesse -compresi gli azionisti-, e se le decisioni fossero state nell'interesse dell'azienda stessa...ci troveremmo tutti ad operare in un contesto migliore, capace di produrre maggior valore. La drammatica distruzione di valore di questi mesi discende proprio dall'aver perso di vista questo principio.
2/23/2009 16:12
.

Immagine
13/06/2012 15:51:25

La trasparenza delle informazioni non è facile da ottenere anche quando ci sia un chiaro impegno ad assicurarla. Infatti, il significato che le informazioni assumono dipende in grande misura dal ricettore: la stessa informazione può significare cose diverse per persone diverse. Come risolvere questo problema? In alcuni contesti viene in aiuto una breve sintesi, allegata a ciascuna informazione condivisa, nella quale si indica il significato che si intende dare all'informazione che si sottopone.
2/26/2009 11:46

Immagine
13/06/2012 15:51:25

Sono in parte sorpreso che la stragrande maggioranza delle risposte indichi la trasparenza delle informazioni come l'aspetto della governance che risulta più critico nelle aziende. Avrei scommesso su un maggiore punteggio di altri aspetti: equità degli incentivi e spazi che favoriscono privilegi.
2/25/2009 14:25

Immagine
13/06/2012 15:51:25

L’aspetto più interessante, nell’avere una Corporate Social Responsibility (CSR) perfettamente integrata nella governante aziendale, è quello di porre, sul tavolo delle decisioni, anche degli aspetti non economico – finanziari. Prendere cioè in considerazioni possibili azioni non basate esclusivamente su approfondite analisi di mercato, di posizionamento e di valore (o meglio “for profit value”), ma anche di coerenza con la propria missione aziendale e con le aspettative dei propri stakeholders. Questo potrebbe aiutare le aziende ad evitare quelle spersonalizzazioni che accadono quando ci si lascia andare all’”effetto benchmarking”, diventando cloni o inseguitori e poco innovatori, facendo in modo che il prezzo finale diventi l’unica differenziazione dai propri competitors
Stefano Menapace 2/24/2009 10:32

Immagine
13/06/2012 15:51:25

Mi piace molto questo passaggio "Poichè il valore della libertà economica è quello di arricchire le relazioni umane e permettere il raggiungimento delle aspirazioni di gruppo e individuali...". Quindi possiamo raggiungere l'autorealizzazione (alla Maslow)anche nell'ambito dell'attività lavorativa! Certo, se questo fosse possibile, il mondo sarebbe più bello...e le aziende potrebbero disporre dell'energia potente di tutti (o quasi) i propri collaboratori. Quest'idea mi apre a nuove riflessioni: come poter motivare meglio e di più le persone che lavorano in azienda, facendo in modo che il loro perseguire l'autorealizzazione coincida con l'interesse complessivo dell'azienda?
2/24/2009 9:54

Immagine
13/06/2012 15:51:25

Nella mia esperienza personale ha sempre trovato che chi detiene il potere riesce di fatto a riservarsi privilegi che, alla lunga, ne compromettono la credibilità. Senza fare piazza pulita di questi "spazi" la buona governance tarda a manifestarsi
2/23/2009 18:35