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Gen 2009
Numero N. 28
Siamo buoni manager?.
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Gli scandali recenti che hanno riguardato numerose aziende e la grave crisi nella quale siamo entrati, ci fanno dubitare della bontà dei manager e riflettere se sia chiaro o meno cosa realmente s’intenda per buon management. La risposta è: no, non è affatto chiaro!
Management è il fattore competitivo più importante e conoscerlo rappresenta la principale risorsa per creare vantaggi competitivi. Il management rende efficaci ed efficienti le persone e le organizzazioni trasformando l’intelligenza, l’astuzia, il talento e la conoscenza in risultati, la sola cosa che veramente conti.
Peter F. Drucher ci ricorda che il management indirizza nel tempo le istituzioni, organizzando le risorse per produrre i risultati che sono la ragione prima dell’esistenza delle istituzioni stesse. Quindi i manager praticano il management, non l’economia. Non l’analisi quantitativa. Non le scienze comportamentali.
Management è una professione da autodidatta e si impara dal proprio capo, perché nessuna scuola è veramente dedicata ad insegnarlo, certamente non le università o i corsi MBA. Il management, cioè la disciplina del dirigere, è una funzione formata da specifici principi, compiti, strumenti e responsabilità.
Cosa ne pensate di passarli in rassegna nei prossimi numeri di Impronte?
Per valutare se le decisioni di management in azienda sono buone, è necessario metterle in relazione con i fattori che sono alla base di un business in buona salute. E’ buon management quello che assicura la buona salute dell’azienda per raggiungere la quale è indispensabile costruire i fattori che ne sono alla base: 1. la posizione di mercato, 2. l’innovazione, 3. la produttività, 4. la capacità di attrarre le persone in gamba, 5. la finanza, 6. la redditività.
Il questionario aiuterà nell’analisi. Buon lavoro e segua i risultati su www.clubimpronte.it

Parola chiave: general management

Azione: i sei fattori sopra indicati contribuiscono alla salute dell’impresa. Assicurati che nella tua azienda vengano identificati e tracciati a scadenze ravvicinate.
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Parola Chiave: buon management
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Risultati ad oggi
Come imprenditore e top manager, quali fattori, tra quelli indicati, ritiene più importanti per ottenere un’impresa in buona salute? (max tre risposte, grazie) (*)
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Posizione di mercato: quota di mercato.
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Posizione di mercato: qualità percepita dai clienti.
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Posizione di mercato: situazione verso prodotti sostitutivi.
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Innovazione: entità dello sforzo.
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Innovazione: velocità di lancio sul mercato.
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Innovazione: tasso di successo.
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Produttività: del lavoro.
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Produttività: del capitale.
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Produttività: del tempo.
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Produttività: della conoscenza.
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Attrarre dipendenti in gamba.
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Finanza: liquidità e cash flow.
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Redditività: dei singoli business.
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Redditività: dell’azienda.
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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13/06/2012 15:51:22

Essere buoni manager non significa essere leader carismatici, secondo la scuola americana, ma effittivamente realizzare i risultati attesi gestendo le risorse che servono allo scopo. Sono d'accordo che questa chiave di lettura rappresenta un elemento nuovo rispetto ai programmi dei corsi di master in business administration. Quelli, infatti, si occupano proprio di quello che dicono: amministrazione dell'impresa NON produzione di risultati!
01/22/2009 15:2

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13/06/2012 15:51:22

Stiamo attraversando un momento economico dificile, che richiederà alle aziende di valutare come posizionarsi al meglio nell'arena competitiva alla luce dei nuovi scenari. Tutto questo richiederà alla struttura aziendale di reagire positivamente realizzando gli obiettivi economici ed organizzativi.
E per fare cio' diventa fondamentale il ruolo dei manager, delle persone cioè che sono chiamate a raggiungere risultati organizzando risorse (umane, economiche eccetera..). Attenzione però a non considerare "manager" solo coloro che sono normalmente classificati come i dirigenti o funzionari di più alto livello. Tutti coloro che contribuiscono a raggiungere i risultati devono essere -o diventare- "buoni manager"!
1/20/2009 12:57

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13/06/2012 15:51:22

Ci vorrebbe un sistema di valutazione dell'azione dei manager che sia oggettivo e trasparente per creare un adeguato livello di pressione sulla classe manageriale, la quale tende ad "autoproteggersi" e a sopravvivere anche in caso di forte crisi dell'impresa.
Auspico che gli addetti ai lavori sappiano identificare dei principi generali di buon management e dei criteri efficaci di valutazione e di sensibilizzare la comunità finanziaria a considerare la componente manageriale come fattore critico nelle valutazioni degli investimenti nel capitale delle imprese.
01/20/2009 9:31

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13/06/2012 15:51:22

Sono molto interessato a capire cosa si nasconde dietro "principi, compiti, strumenti e responsabilità" del management? Non mi ero fino ad oggi reso conto che il mestiere del manager non lo insegna nessuno: infatti le università danno una preparazione in una determinata disciplina e i programmi MBA prongono una lettura dell'azienza tesa a capire le sue varie funzioni: finanza, marketing, produzione, ecc.. Non una preparazione a prendere decisioni per produrre risultati. Sono inoltre d'accordo che l'apprendimento di come gestire le risorse (umane, finanziarie, organizzative,la reputazione, ecc.) per produrre risultati l'ho in realtà imparato dal mio capo!
01/19/2009 14:11

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13/06/2012 15:51:22

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