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Mag 2013
Numero n. 224
Strategic governance contro il nanismo

La strategic governance assicura le scelte migliori per il bene dell'azienda e loro attuazione efficace, evitandone il nanismo. Contiene la corporate governance che si concentra sulla trasparenza, per tutti i portatori d'interesse.

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La strategic governance assicura le scelte migliori per il bene dell'azienda e loro attuazione efficace, evitandone il nanismo. Contiene la corporate governance che si concentra sulla trasparenza, per tutti i portatori d'interesse.





Un efficace governo strategico deve crescere e rafforzare l’azienda in tempi rapidi. Penetrare maggiormente i mercati, crescere per adiacenze, acquisizioni, ristrutturazioni.
Mantenere un assetto societario aperto: il controllo dell’azienda rimane nelle mani degli azionisti di maggioranza, aperti all’ingresso di capitale di rischio per sostenere le operazioni straordinarie -perche' acquisizioni e innovazioni non vanno finanziate col debito-.
Assicurare la corporate governance: gli azionisti, membri della famiglia e non, nominano il Cda con il mandato di perseguire al meglio la missione. Il Cda vigila sui conflitti d’interesse tra azionisti e impresa e definisce cosa fare. Il management definisce come farlo.

Per raggiungere gli obiettivi bisogna operare lungo piu' vie. Prima, esplicitare la ragion d’essere dell’azienda, i valori e gli obiettivi di lungo termine. Poi, esigere che la definizione della strategia di business sia proposta dal management non azionista. Sfidare i manager sul rafforzamento dei fondamentali dell’impresa. Rimettere in discussione l’organizzazione, i processi di lavoro e le persone quando i risultati non sono in linea con le attese. Non lasciare che il management si assegni autonomamente gli obiettivi e valuti l’efficacia del proprio operato. Coinvolgere nel Cda consiglieri indipendenti che operino nell’interesse dell’azienda tutta. Infine, separare gli interessi della famiglia da quelli dell’impresa: loro emolumenti, bonus, utilizzo degli asset aziendali, assunzioni e ruoli.

La mia esperienza a fianco dei capi azienda dimostra che per loro risulta difficile valutare senza pregiudizi quanto l’azionariato sia adeguato nel permettere all’impresa di raggiungere il suo pieno potenziale, impedendone la crescita rispetto ai concorrenti diretti.

Applicazione in azienda: costruisci il governo della tua impresa consapevole che esso ne favorira' la crescita su scala piu' ampia
Parola Chiave: governance
Cosa ne pensa la community: Piace a 11 soci
Per approfondire: N. 126
Risultati ad oggi
Qual e' il rapporto tra il fatturato del maggiore concorrente e quello della sua impresa?
67 %
oltre 10 volte piu' grande
17 %
oltre 5 volte piu' grande
17 %
superiore al nostro
0 %
uguale
0 %
inferiore
0 %
Altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
L’operatore globale n. 1 nel mercato della sua azienda e':
0 %
italiano
0 %
europeo
100 %
nord americano
0 %
sud americano
0 %
cinese
0 %
far east
0 %
Altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
Nel consiglio di amministrazione della sua impresa ci sono membri non appartenenti alla famiglia? (*)
0 %
no
67 %
si. Dipendenti dell’azienda
17 %
si. Non sono dipendenti e sono persone esterne alle relazioni di famiglia (manager di altre imprese, consiglieri indipendenti)
0 %
si. Persone vicine alla famiglia (avvocato, commercialista...)
17 %
Altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
Nella sua azienda i membri della famiglia hanno ruoli attivi ? (*)
17 %
no
83 %
presidente
0 %
amministratore delegato
33 %
consigliere d’amministrazione
0 %
direttore generale
0 %
direttore finanziario
0 %
direttore commerciale
0 %
direttore operations
0 %
impiegati
0 %
altro (specifichi nello spazio riservato al suo parere)
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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Piercarlo Ceccarelli
Piercarlo Ceccarelli 20/05/2013 10:16:50

Tiriamo le fila della discussione...

Il primo elemento che si fa notare e' che tutti leader, che hanno partecipato alla votazione e alla discussione, dichiarano che le loro aziende si confrontano con operatori ben più grandi. Non deve sorprendere perché è la situazione delle imprese italiane in generale. Anche i nostri campioni nazionali sono in realtà di piccola taglia rispetto ai concorrenti di riferimento.

Il governo dell'impresa coinvolge sovente membri non appartenenti alla famiglia di controllo. Si tratta per la maggior parte di dipendenti dell’azienda. Frequenti i professionisti di famiglia (commercialista, avvocato, ecc.). Una volta su sei sono persone esterne alle relazioni di famiglia (manager di altre imprese, consiglieri indipendenti).


La strategic governance viene vista come il processo che garantisce la sostenibilita' dell'impresa in relazione alla capacita' di competere e rinnovarsi. Coniuga visione a breve e visione a lungo termine per il bene dell'azienda. Costruisce il raccordo tra interessi della famiglia, ruoli ricopribili con efficacia nell'azienda da membri della famiglia, potenziale della strategia di business e relativa adeguatezza delle risorse e dell'ambizione dei soci famigliari di controllo.

Si tratta della sfida contemporanea per imprenditori che puntano a compiere il salto dell'azienda verso una dimensione significativamente maggiore e una copertura internazionale del business. La strada obbligata per le imprese che aspirano ad un ruolo duraturo.

C'e' da domandarsi come dovrebbero cambiare le priorita' di chi ha responsabilità di capo azienda per intraprendere questo salto in tempi ravvicinati?

Nel pomeriggio tratteremo dell'euro, spesso tabu', ancor più' spesso alibi per non risolvere i problemi interni del nostro paese, fermo al palo da oltre vent'anni.

Buona lettura e discussione.

Carlo Martelli
Carlo Martelli 14/05/2013 08:40:51

La costruzione di una governance dell'azienda adeguata a cogliere le sfide del futuro è un passaggio decisivo. Condivido che il primo passo è quello di chiarire la visione (la ragion d'essere) dell'azienda (che può andare ben al di là dei mercati e prodotti attuali, e deve traguardare il futuro per almeno 3-4 decenni) ed i valori "sacri", fondanti dell'azienda. Codificare tale visione significa esplicitare missione e valori che sono iscritti nel DNA aziendale e, spesso, familiare (nel caso di aziende imprenditoriali), con un'operazione maieutica che va eseguita a livello del nucleo più ristretto e consolidato di familiari / azionisti: in questa operazione, il supporto di un esperto esterno contribuisce a dare metodo ed efficacia a tale processo maieutico.

Andrea Ferri
Andrea Ferri 13/05/2013 21:14:42

Considero questa LA sfida per gli imprenditori che puntano a compiere il salto che proietti l'azienda verso una dimensione significativamente maggiore e una copertura globale del business. Ma su questa partita si mettono poco focus, priorità e risorse. Come dovrebbe cambiare L agenda di chi ha responsabilità di capo azienda?

13/05/2013 17:34:54

La delega di poteri al management, e la composizione del CdA, sono un passaggio fondamentale nella crescita di molte aziende del nostro Paese, anche medio-grandi. Non può però essere evitato o rimandato, soprattutto nei momenti di passaggio generazionale o di discontinuità nella strategia. Richiede grande consapevolezza e maturità da parte degli azionisti, nonché meccanismi chiari per separare il ruolo dei soci di capitale da quello dei soci operativi. È spesso utile condividere e formalizzare Patti di Famiglia che chiariscano cosa ci si aspetta da ciascuna delle persone e ruoli coinvolti, nonché le prospettive che si intende aprire alle nuove generazioni di familiari-azionisti.

Alessandro Rossi
Alessandro Rossi 13/05/2013 13:47:05

Vedo la Strategic Governance particolarmente efficace nei passaggi generazionali. Ogni momento di discontinuità necessita la decisione di cosa va mantenuto, rafforzato, ridotto o abbandonato della gestione precedente. Tali scelte dovrebbero rendere ancora più chiari i valori sacri dell'azienda, la sua ragion d'essere e convogliare le energie della nuova generazione verso obiettivi visionari dalla concreta attuazione.